Omicidio Cerciello Rega, i due carabinieri erano in borghese e disarmati

Spuntano nuovi particolari sulla notte del 26 luglio

I due americani indagati per omicidio e la vittima, il carabinieri Mario Cerciello Rega (la foto di Tgcom24)

ROMA – Emergono nuovi particolari sulla notte in cui il carabiniere Mario Cerciello Rega fu ucciso a coltellate da due ragazzi americani. Il vice brigadiere fu assassinato nella notte del 26 luglio scorso a Roma dopo aver ‘scoperto’ con un collega una storia di droga.

Le indagini sull’omicidio di Mario Cerciello Rega

Ad essere indagati sono gli americani Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth che si attualmente in carcere. Seppur ci siano ancora molti dettagli da chiarire, il collega della vittima, Andrea Varriale, ha ammesso agli inquirenti che quella notte lui è Rega erano in borghese, in bermuda, disarmati e senza tesserino. Il racconto, se confermato, smonterebbe quindi la tesi precedente secondo la quale i carabinieri, al cospetto dei giovani statunitensi, si sarebbero qualificati prima di intervenire. Addirittura pare che i due militari non fossero neanche in possesso delle manette. I dettagli, nelle indagini, fanno la differenza è, sulla base di quanto sta via via emergendo, Cerciello Rega indossava solamente un marsupio in cui c’erano chiavi, una banconota, alcune monete e delle carte da gioco.

Spunta un filmato sui movimenti dei due giovani americani

Intanto gli inquirenti hanno potuto far leva anche su alcune immagini della videosorveglianza che avrebbero coperto il famoso buco di 24 minuti di quella notte. Si tratta, nello specifico, dei minuti che sono intercorsi dal momento in cui Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth sarebbero usciti dall’albergo che li ospitava per raggiungere il luogo dell’appuntamento con Sergio Brugiatelli. Quest’ultimo era, come noto, l’intermediario del pusher a cui i due ragazzi avrebbero dovuto restituire lo zaino che avevano rubato allo stesso a Trastevere poche ore prima. Le immagini parlano di due ragazzi che sembrano essere nervosi. Camminano continuamente davanti a un bar nell’attesa di questo incontro. Zero filmati, invece, sulla fase della colluttazione. Quella che avrebbe portato uno dei due, con indosso un coltello a lama lunga, a colpire più volte il vicebrigadiere che sarebbe morto sotto gli occhi del collega.

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