Onu: l’ultima di Draghi da premier, a New York gli omaggi di Biden e degli altri Grandi

Foto Filippo Attili / Palazzo Chigi / LaPresse New York, Usa Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi durante la serata di gala a New York dell'Appeal of Conscience Foundation

NEW YORK (USA) – “Ora avrò tempo libero, verrò a trovarvi”. E’ la battuta con la quale Mario Draghi si è congedato dai ragazzi del Liceo Classico Canova di Treviso, incontrati a New York a margine dell’Assemblea generale dell’Onu, la sua ultima da presidente del Consiglio. Eppure, a giudicare dagli endorsement ricevuti in queste giornate americane, il premier non è affatto considerato un pensionato dai grandi del mondo.

Nella serata di lunedì (la notte di martedì in Italia), Draghi è stato salutato come “una voce potente nel promuovere tolleranza e giustizia” da Joe Biden, nel messaggio che il presidente degli Stati Uniti ha inviato alla serata di gala della Appeal of Conscience Foundation, la Fondazione diventata un punto di incontro tra mondi della finanza, della diplomazia e della fede religiosa, che ha insignito il premier del World Statesman Award 2022.

Altro omaggio importante è venuto da Henry Kissinger. Nella sua ‘Laudatio’, l’ex segretario di Stato Usa ha parlato di “enorme rispetto per Mario Draghi” e della sua “straordinaria capacità di analisi intellettuale”. Lodi, tra gli altri, anche dal ceo del Blackstone Group, Stephen Schwarzman, per il quale Draghi “ha ispirato una rinnovata fiducia globale nell’Italia”.

In attesa del suo intervento in Assemblea generale, pronunciato nella notte italiana, il premier ha anticipato quelli che saranno probabilmente alcuni dei temi del suo discorso al Palazzo di Vetro. “L’eroismo dell’Ucraina, del presidente Zelensky e del suo popolo, ci ricordano in maniera potente ciò in cui crediamo, ciò che rischiamo di perdere”, ha detto il presidente del Consiglio nella serata di gala in suo onore. E ancora, “solo l’Ucraina può decidere quale pace sia accettabile, ma dobbiamo fare tutto quello che possiamo per favorire un accordo quando finalmente diventerà possibile”, ha detto il premier.

Eppure, nonostante l’invasione russa dell’Ucraina rischi di “spingerci in una nuova era di polarizzazione, come non abbiamo visto dalla fine della Guerra Fredda”, Draghi “nonostante tutta la tristezza dei tempi in cui viviamo”, ha detto di rimanere “cautamente ottimista riguardo al futuro”. E sempre con uno sguardo a ciò che verrà, “la questione di come tratteremo le autocrazie definirà la nostra capacità di dare forma al nostro futuro comune per molti anni a venire”, ha sottolineato il premier. Per questo, “l’indifferenza, è il peggiore nemico dell’umanità”. Di fronte “a coloro che chiedono il silenzio, sottomissione e obbedienza dobbiamo opporre il potere della parola e delle azioni”.

E’ la stessa volontà di azione che chiede il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, che nel suo intervento inaugurale, nella settimana in cui al palazzo di Vetro intervengono i capi di Stato e di governo, non ha esitato nel dire apertamente che “il nostro mondo è nei guai”, “paralizzato” dalle tante crisi geopolitiche e da quella climatica, che avvolgono il Pianeta come una coperta soffocante. Proprio al clima, Draghi ha voluto dedicare uno dei momenti ‘a margine’ delle sue giornate newyorchesi, con la partecipazione all’evento ‘Youth4Climate Powering Action’.

Ai giovani di tutto il mondo riuniti nell’iniziativa, il premier ha detto: “Sono pienamente consapevole delle vostre aspettative e della vostra grande fame di cambiamento”. Sulla lotta ai cambiamenti climatici, uno dei mali del nostro tempo evocati da Guterres, il premier italiano ha espresso la sua fiducia nelle giovani generazioni: “Contiamo sul vostro aiuto, la vostra determinazione a costruire società più sostenibili sono oggi più necessarie che mai”.(LaPresse)

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