Dall’ospedale di Zurigo rivelano: Marchionne era in cura da oltre un anno

Sergio Marchionne era in cura da oltre un anno per la patologia che ne ha causato il decesso. Lo scrive in una nota l'ospedale universitario di Zurigo. Intanto, il presidente Usa Donald Trump paragona il manager di Fiat e Chrysler a Henry Ford

© Photo4 / LaPresse 30/07/2017 Budapest, Hungary Sport Grand Prix Formula One Hungary 2017 In the pic: Sergio Marchionne (ITA), Ferrari President and CEO of Fiat Chrysler Automobiles

MILANO – Sergio Marchionne era in cura da oltre un anno. Lo fa sapere con una nota l’Ospedale universitario di Zurigo. “Il signor Sergio Marchionne era paziente dell’Usz. Da oltre un anno si recava a cadenza regolare presso il nostro ospedale al fine di curare una grave malattia. Nonostante il ricorso a tutti i trattamenti offerti dalla medicina più all’avanguardia, il signor Marchionne è purtroppo venuto a mancare. Addolorati oltremisura per la sua scomparsa, rivolgiamo alla famiglia il nostro più accorato cordoglio”.

Trump: uno dei più brillanti dai tempi di Ford

Sulla scomparsa del manager di Fiat e Chrysler è intervenuto con un tweet anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “Sergio Marchionne è stato uno dei dirigenti più brillanti e di successo dai tempi del leggendario Henry Ford”. “Per me – ha aggiunto Trump – è stato un grande onore conoscere Sergio da presidente degli Stati Uniti, ha amato l’industria automobilistica e ha combattuto duramente per lei. Ci mancherà davvero!”. Sulla fine del manager si sono espressi diversi protagonisti dell’economia. Quanto ai sindacati, per la Cisl Marchionne “ha salvato Fca dal fallimento con scelte illuminate ed una straordinaria capacità di innovazione. Tutto il paese dovrebbe essergli riconoscente”. Lo scrive il segretario generale Annamaria Furlan.

La Cgil: rispetto, ma duro negoziatore

La segreteria della Cgil, sindacato protagonista di duri scontri con il manager, ha espresso vicinanza alla famiglia e lo celebra come un “uomo di grande intelligenza e capacità manageriale”. Tuttavia, prosegue la Cgil, è stato anche un “duro negoziatore, bravo organizzatore, non ha però saputo né voluto indirizzare l’azienda che guidava al dialogo e alla collaborazione con una parte importante dei lavoratori italiani”. La segretaria della Fiom, Francesca Re David, parla di “un avversario di cui riconosciamo il valore”. Il sindacato, sotto la precedente segreteria di Maurizio Landini, è stato il principale avversario di Marchionne, quando l’ex ad ha voluto introdurre un nuovo modello di contratto aziendale, a fine 2011, rompendo con Confindustria.

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