Palermo, scoperta una vasta piantagione di marijuana: sequestrate 6 tonnellate

 drogPalermo (LaPresse) – All’alba di mercoledì 10 ottobre a Partinico (PA) la Direzione investigativa antimafia, con personale del Gruppo di pronto impiego della guardia di finanza di Palermo, ha proceduto all’arresto in flagranza per produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti in concorso un 50enne e un 67enne di Partinico, un 40enne nato a Palermo e un 37enne nato a Saronno (VA). Il centro operativo della Dia di Palermo e i finanzieri hanno trovato nell’abitazione del 37enne droga. All’interno della quale si trovavano anche i cognati, il 50enne e il 40enne, circa 25 kg di piantine di marijuana, tonnellate già stese a essiccare.

L’attività di contrasto è proseguita poi in contrada Milioti di Partinico. Lì è stata individuata, nella disponibilità del 67enne, una vasta piantagione di circa 3300 piante di marijuana. Nonché all’interno di due capannoni un ingente quantitativo steso a essiccare. Complessivamente, le operazioni condotte hanno consentito quindi di sequestrare circa sei tonnellate di sostanza stupefacente. I quattro arrestati sono stati portati alla casa circondariale Pagliarelli di Palermo.

Scoperta una serra di marijuana a cielo aperto

Gli agenti del commissariato di polizia Partinico (Palermo) hanno poi scoperto una vasta piantagione di cannabis. Ed hanno arrestato un 27enne per coltivazione di stupefacente e furto di energia elettrica. La scoperta è stata fatta in un terreno agricolo in una serra artigianale a cielo aperto in contrada Principe. L’arresto è avvenuto a seguito di servizi di pedinamento e della verifica della situazione patrimoniale del giovane dalla quale è risultato che, pur essendo disoccupato, aveva affittato il terreno. Nella serra sono state trovate 356 piante di cannabis indica della tipologia autofiorente. E una consistente quantità in stato di essiccazione. La serra era irrigata da un tubo in polietilene lungo circa 50 metri. Ed è stata servita da un sistema di areazione allacciato abusivamente alla rete elettrica pubblica.

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