“Pandemia, donne sempre più penalizzate”

Il confronto organizzato dall’Istituto di studi Atellani. Hanno partecipato l’imprenditrice Daniela Pezzella, la psicoterapeuta Maria Tinto, la responsabile Dipartimento sulle problematiche femminili Isa e la deputata di Liberi e Uguali Rina Valeria De Lorenzo

“Pandemia, donne sempre più penalizzate”. Questo il titolo del confronto, di ieri, organizzato dall’Istituto di studi Atellani a cui hanno partecipato l’imprenditrice Daniela Pezzella, la psicoterapeuta Maria Tinto, la responsabile Dipartimento sulle problematiche femminili Isa e la deputata di Liberi e Uguali Rina Valeria De Lorenzo. Un confronto a tutto tondo per analizzare gli effetti collaterali della pandemia sulle donne. Un dato su tutti, quello dell’Istat che vede sui 101 mila persone che hanno perso il lavoro l’anno scorso, 99 mila sono donne.

Perché come spesso accade ‘ovunque una donna si trovi, la sua vita è sempre posta sotto una lente discriminatoria’. Nei momenti di difficoltà, come quello attuale, sono le donne a fare welfare, ad educare, a prendersi cura e a compensare tutto ciò che in mesi di lockdown e smartworking è venuto meno.

Ma le protagoniste del dibattito si sono interrogate anche su quale ruolo giocheranno le donne nel futuro della ricostruzione e del rilancio. “Il Parlamento può intervenire con una politica rivolta alla parità di genere attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza che individua i tre assi, quello generazionale, quello geografico e quello di genere attraverso i quali incentivare l’occupazione, la formazione e l’imprenditoria femminile. La lotta al contrasto di genere si fa attraverso il riconoscimento del diritto al lavoro delle donne. Solo così – ha chiosato – si può avere un’emancipazione vera”.

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