Pd, Orlando propone i temi di discussione: dal clima ai rifiuti fino ai rinnovabili

"Da dove partire nella discussione per rinnovare il Partito Democratico. Seconda Parte".

Andrea Orlando (Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse)

“Da dove partire nella discussione per rinnovare il Partito Democratico. Seconda Parte”. Inizia così un post Facebook del ministro del Lavoro Andrea Orlando, che elenza una serie di temi su cui avviare il confronto interno ai dem: “Il decennio 2010-2020 si è rivelato il più caldo di sempre. Anche la temperatura superficiale dei mari italiani negli ultimi 22 anni è stata sempre superiore alla media. [Fonte ISPRA]; il consumo del suolo è ancora forte: 60 chilometri quadri l’anno. È pesante anche il dato accumulato: il 7,11 della superficie nazionale, contro il 4,2% della media europea. [Fonte ISPRA]; raccolta differenziata: negli ultimi vent’anni è triplicata con un conferimento in discarica passato da circa il 70% al 21% (ma deve arrivare al 10% entro il 2030). [Fonte CONAI]; con piogge praticamente dimezzate rispetto all’anno precedente (-46% delle precipitazioni cumulate) la siccità in Europa nell’estate 2022 è stata la peggiore degli ultimi 500 anni. [Fonte ESA]; gli autoritarismi trovano linfa negli squilibri sociali derivanti dalla crisi climatica. Nelle democrazie autoritarie e nelle dittature, i limiti ambientali non esistono o sono estremamente limitati. [Fonte Greenreport]; entro il 2030 il cambiamento climatico aumenterà del 50% il rischio di conflitti armati in Africa, da dove proviene la maggior parte dei flussi migratori. [Fonte Social and economic impacts of climate, Berkley]; l’Italia dovrà raggiungere il 32,5% di consumo energetico da fonti rinnovabili entro il 2030, secondo il clean energy package, stando ai ritmi attuali di crescita delle installazioni di nuovi impianti questo traguardo appare lontano. [fonte Openpolis]; i forti investimenti nella transizione ecologica rischiano di determinare forti concentrazioni economiche in capo ai grandi gruppi privati e creazione di posizioni dominanti sulla base della proprietà tecnologica. [Fonte Agendadigitale.ue]; in Italia, per il periodo 2021-2025, è stato stimato che il fabbisogno delle imprese e delle pubbliche amministrazioni sia di 2,2-2,4 milioni di lavoratori con green skills intermedie. [Linkiesta]”, scrive Orlando. Il ministro chiude quindi il post con post scriptum: “Per chi non avesse letto i post precedenti, risponderò di seguito alle domande: ‘Ma te dove eri?’, ‘Con che classe dirigente?’, ‘Con quale partito?’. Una cosa alla volta. Naturalmente per chi è interessato a discuterne”.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome