Pescara, suicida in carcere il dirigente arrestato per gli appalti dell’Asl

È morto malgrado l'intervento della polizia penitenziaria e dei medici del 118

PESCARA – Il primario Sabatino Trotta si è ucciso nella notte nel carcere di Vasto a poche ore dal suo arresto per corruzione nell’inchiesta sull’appalto da 11 milioni della Asl. È morto malgrado l’intervento della polizia penitenziaria e dei medici del 118. È quanto riporta il quotidiano Il Centro.

Trotta era stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta per corruzione che ha portato agli arresti anche una coordinatrice e un rappresentante legale della cooperativa sociale La Rondine, di Lanciano, del Consorzio Cooperative sociali Sgs vincitore della gara pubblica della Asl Pescara per l’affidamento della gestione di residenze psichiatriche extra ospedaliere, del valore di oltre 11 milioni di euro.

Il suicidio del primario pescarese è stato confermato dalla direttrice del carcere Giuseppina Ruggero.

Trotta, medico chirurgo specialista in psichiatria e abilitato nella psicoterapia è stato candidato, alle elezioni di febbraio 2019, nella lista della provincia di Pescara di Fratelli d’Italia per il rinnovo del Consiglio regionale abruzzese.

Lo specialista è fondatore della onlus Cosma ed è stato anche direttore scientifico dell’associazione Amico medico. Ha svolto funzioni di pubblico ufficiale nella gara finita nel mirino degli inquirenti che sarebbe stata condizionata dal primario.

(LaPresse)

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