Pnrr, Carfagna: “Ripartiti i fondi per la progettazione”

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) che ripartisce il Fondo per la progettazione territoriale.

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto: Mara Carfagna

ROMA – È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) che ripartisce il Fondo per la progettazione territoriale. Si tratta di 161.515.175 euro utili a rilanciare e accelerare la progettazione dei piccoli Comuni, delle Province e delle Città metropolitane delle regioni del Sud, Marche e Umbria, nonché dei centri delle aree interne. “E’ uno dei principali strumenti che abbiamo studiato per sostenere lo sforzo di progettazione degli enti locali: una misura innovativa che aiuterà 4.845 amministrazioni a dotarsi di progetti per partecipare ai bandi e all’assegnazione delle risorse del Pnrr e delle politiche di coesione nazionali ed europee”: così il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna spiega le finalità del Fondo, istituito con il Decreto Infrastrutture nel 2021. Alle sette Città metropolitane del Sud (Reggio Calabria, Napoli, Bari, Cagliari, Catania, Messina e Palermo) andrà un milione di euro ciascuna. Alle 38 Province del Sud più Marche e Umbria 500mila euro ciascuna. Ai 4.800 Comuni del Sud e delle aree interne con meno di 30mila abitanti cifre variabili in relazione alla popolazione. In totale, alle amministrazioni del Sud è attribuita una quota di 98.977 milioni e a quelle del Centro Nord di 62.537 milioni. “Con questo provvedimento – spiega Carfagna – rispondiamo a una delle domande ricorrenti nel dibattito sul Piano di Ripresa: come faranno le amministrazioni più fragili a partecipare ai bandi? Gli Enti locali da oggi hanno consistenti fondi a disposizione per rivolgersi a professionisti esterni e definire un parco progetti in ambito urbanistico o di innovazione sociale utile a salire sul treno dei bandi Pnrr, dei Fondi strutturali europei o del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione”.

LaPresse

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