Pnrr, Draghi: “Ruolo del parlamento fondamentale in tutta l’attuazione”

"Il vostro ruolo come Parlamento sarà fondamentale durante tutta l'attuazione del Piano. Come ho avuto modo di dire ieri alla Presidente von der Leyen, l'approvazione da parte della Commissione è infatti soltanto il primo passo. Nei prossimi mesi ci aspetta un cammino impegnativo, per avviare i progetti di investimento previsti e per portare avanti l'agenda di riforme".

Foto Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse

ROMA – “Il vostro ruolo come Parlamento sarà fondamentale durante tutta l’attuazione del Piano. Come ho avuto modo di dire ieri alla Presidente von der Leyen, l’approvazione da parte della Commissione è infatti soltanto il primo passo. Nei prossimi mesi ci aspetta un cammino impegnativo, per avviare i progetti di investimento previsti e per portare avanti l’agenda di riforme”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nelle sue comunicazioni alla Camera.  “Il Consiglio europeo discuterà di come garantire una crescita durevole e sostenibile, anche grazie alle risorse del Next Generation EU. A livello europeo, è molto positivo che 24 dei 27 Piani dei Paesi membri siano già stati formalmente presentati e che la Commissione ne abbia già esaminati 10. L’erogazione dei fondi dipenderà dall’approvazione da parte del Consiglio, ed è importante che questo avvenga in modo rapido ed efficace. L’approvazione del Piano italiano da parte della Commissione, confermata dalla presidente von der Leyen durante la sua visita di ieri a Roma, conferma il grande lavoro svolto dal nostro Paese”. “Abbiamo messo insieme un piano ambizioso di riforme e investimenti e lo abbiamo fatto con la collaborazione degli enti territoriali, delle parti sociali e del Parlamento che ci tengo a ringraziare”, sottolinea.

Sulla situazione vaccini

“Per quanto riguarda la pandemia, rispetto alle mie Comunicazioni alle Camere del 24 marzo, il quadro epidemiologico in Italia e in generale in Europa è molto migliorato. La scorsa settimana in tutta l’UE abbiamo registrato circa 90 mila casi e ci sono stati 2.600 decessi dovuti al Covid-19. Due mesi fa, i casi erano circa un milione a settimana e i decessi settimanali erano sei volte quelli attuali. Questo miglioramento è merito della campagna vaccinale che procede in modo spedito”. “A metà aprile in Italia solo un adulto su quattro aveva ricevuto almeno una dose e appena uno su dieci aveva completato il ciclo vaccinale. Ad oggi, nell’Unione Europea più di metà della popolazione adulta ha ricevuto almeno una dose di vaccino. In Italia la quota è quasi del 60% e circa il 30% della popolazione adulta ha completato l’intero ciclo di vaccinazione”.  “I rischi legati alle varianti, e in particolare alla cosiddetta “variante Delta”, ci impongono di procedere nella campagna vaccinale con la massima intensità. Dobbiamo inoltre continuare a concentrarci sui soggetti più fragili, non ci devono essere distrazioni, come i più anziani, che sono maggiormente a rischio di morte o di ospedalizzazione”.

LaPresse

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