Poco sdegno, tanto coraggio: Napoli più forte del destino

Incomprensibile il silenzio dei dirigenti azzurri dinanzi alle spintarelle pro Juve

NAPOLI – Contro tutto e tutti. Un vero e proprio mantra per un Napoli che guarda negli occhi il destino e non abbassa la testa. Il guizzo di Mertens al 90’ è uno schiaffo alla malasorte, alle pressioni, alla paura di non farcela, alle polemiche e ai silenzi per gli ‘aiutini’ alla Juventus. Una zampata che strappa il foglio di una storia malinconica, rituale, scritta e letta troppe volte. Lo scorso anno al favore ai bianconeri seguì la sconfitta degli azzurri di Maurizio Sarri al San Paolo contro la Roma. Un pezzo di scudetto prese la via di Torino. Stavolta il Napoli ha tenuto i nervi saldi, l’obiettivo ben presente negli occhi. Eppure il copione sembrava proprio lo stesso. Il gol di El Sharaawy, le occasioni fallite in attacco, quel pallone che non ne vuole sapere di entrare. Il destino che sembra voltare le spalle. E poi è arrivato Mertens.

Un calcio alle paure

A scacciare le paure, a dimostrare che bisognerà fare i conti con il Napoli fino alla fine di questa stagione. In ogni competizione, in ogni partita. Fino al 90’ ed oltre. Allegri e Cristiano Ronaldo sono 6 punti più su. Ma Carlo Ancelotti, leader calmo, non si spaventa: “Dobbiamo insistere, non c’è altro da fare. Quando tirerai la riga i conti torneranno”. La strada è tracciata. Al di là delle dolenti note. ‘Ci avete rotto il calcio’, abbiamo titolato ieri su queste colonne riferendoci alle ‘spintarelle’ arbitrali che nel momento del bisogno evitano ogni inciampo alla Vecchia, e potente, Signora. Impossibile non vedere le coincidenze che si ripetono campionato dopo campionato, scudetto dopo scudetto.

Ci avete rotto il calcio

Impossibile restare indifferenti davanti ai silenzi del club azzurro, costretto da queste situazioni negli ultimi anni a non godersi un meritato e meraviglioso trionfo. Per vincere servirà alzare la voce, in campo e fuori. Altrimenti proseguirà un andazzo che rovina lo spettacolo, che prova a spegnere la passione. E nessuno parli di piagnistei, per carità. “La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose, il coraggio per cambiarle”. Lo sdegno manca. Il coraggio, per fortuna, però, il Napoli ce l’ha. Con la sua voglia di lottare, contro tutto e tutti. E alla fine arriva Mertens a ricordare all’Italia del pallone che bisognerà fare i conti con i ragazzi di Ancelotti. Fino al 90’ ed oltre

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