GENOVA – “Bisogna dare una risposta a tutte le persone licenziate dal 14 agosto scorso nel territorio dei tre Municipi genovesi più direttamente colpiti. Un modo concreto c’è ed è tecnicamente possibile attraverso un semplice accordo. Anche di questo discuteremo il 6 marzo con la Regione. Bastano poche centinaia di migliaia di euro di quei 15 milioni già a disposizione della Regione Liguria. Questi relativi al fondo anticrisi, che oggi possono essere utilizzati per dare una chance a chi è rimasto senza lavoro a causa del crollo del ponte”. Lo dichiara in una nota Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria. “Da subito si dovrebbero istituire degli incentivi, bonus assunzionali alle aziende che offriranno un’immediata ricollocazione ai lavoratori che sono stati licenziati dopo il 14 agosto”.
La richiesta
” È necessario che le istituzioni trovino il modo per fermare questa emorragia che rischia di lasciare, quando il viadotto sul Polcevera sarà terminato, la vallata deserta e deindustrializzata se non faremo prima qualcosa per invertire la tendenza. Sarà un’ampia area senza lavoro, senza servizi, con molti negozi in meno”, continua il segretario generale Cisl Liguria. “Dobbiamo correre subito ai ripari per lanciare concrete misure per il lavoro e per salvare la zona dal declino, che potrebbe essere addirittura velocizzato dai disagi imposti dai cantieri, cominciando subito a progettare il futuro della Valpolcevera”, aggiunge il segretario Cisl. “Fondamentali sono i fondi europei per lo sviluppo coi quali incentivare l’insediamento di nuove realtà produttive. Questo sia sul territorio colpito direttamente dal crollo, sia sull’intero territorio regionale.
LaPresse
Ponte Morandi, Cisl: “Si utilizzi fondo anticrisi Liguria per licenziati causa crollo”
"Bisogna dare una risposta a tutte le persone licenziate dal 14 agosto scorso nel territorio dei tre Municipi genovesi più direttamente colpiti. Un modo concreto c’è ed è tecnicamente possibile attraverso un semplice accordo".