Prato, 9 religiosi indagati per abusi: il vescovo aveva presentato una denuncia

Le ipotesi di reato sono gravissime e addolorano l'intera comunità diocesana pratese

Foto Donato Fasano - LaPresse

PRATO – Il vescovo di Prato, monsignore Giovanni Nerbini, di fronte alla diffusione della notizia di avvisi di garanzia che la Procura di Prato ha inviato ad alcuni membri – attuali e passati, sacerdoti e non – dell’ex associazione pubblica di fedeli “Discepoli dell’Annunciazione”, esprime, con una nota, “piena fiducia nella magistratura e continua a offre agli inquirenti la fattiva collaborazione della Diocesi”. La comunità religiosa, soppressa dal Vaticano il 16 dicembre scorso.

“Le ipotesi di reato sono gravissime e addolorano l’intera comunità diocesana pratese”, sottolinea il comunicato diffuso dalla Curia. Lo stesso vescovo lo scorso dicembre si era recato, di propria iniziativa, in procura. Per riferire sui fatti a sua conoscenza dopo le denunce presentate alla Diocesi nei mesi scorsi. “Non nascondo il mio dolore e la mia viva preoccupazione. E vorrei sperare che gli addebiti mossi non risultino veri, ma voglio chiaramente dire – afferma monsignor Nerbini – che il primo interesse che la Chiesa di Prato ha è quello della ricerca della verità. Per questo auspico che la Magistratura, nell’interesse di tutti, possa portare quanto prima a termine le indagini”.

(LaPresse)

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