Prato, arrestato un rapinatore sardo in trasferta

L'episodio risale al settembre del 2015

LaPresse - Matteo Corner

ROMA – I militari della Stazione di Prato, nel corso di servizio di controllo del territorio, hanno rintracciato e tratto in arresto un cittadino 47enne. Nei suoi confronti pendeva un provvedimento di esecuzione per la carcerazione per rapina. L’episodio risale a settembre del 2015 quando l’arrestato, di origini cagliaritane, ha perpetrato con l’aiuto di un complice una rapina ai danni di una farmacia a Capoterra (CA). È stata l’auto usata per la fuga, una Peugeot blu targata Prato, a consentire la cattura dei due rapinatori. Nella circostanza il farmacista aveva cercato di reagire e i malviventi lo avevano colpito alla testa col calcio della pistola. Il bottino è stato di seimila euro.

L’episodio risale al settembre del 2015

I due sono stati arrestati a seguito delle indagini avviate dai militari della Stazione Carabinieri di Capoterra. Secondo i quali i due rapinatori sono entrati nella farmacia dove erano presenti una dipendente e una cliente. Sotto la minaccia delle armi si sono fatti aprire le tre casse dalle quali hanno iniziato ad arraffare il denaro. È stato il rumore delle monete che cadevano in terra a mettere in allarme i due titolari della farmacia – marito e moglie – che erano al piano di sotto. I due sono quindi saliti e l’uomo ha ingaggiato una colluttazione con uno dei banditi durante la quale è stato ferito alla testa col calcio di una pistola.

I due rapinatori sono poi fuggiti a bordo dell’auto. Nonostante avesse le targhe coperte, è stata subito identificata consentendo di risalire ai due presunti autori del colpo. Nella giornata odierna i Carabinieri della Stazione di Prato hanno rintracciato uno dei due rapinatori, domiciliato a Prato a casa di un familiare, su quale pendeva un ordine di esecuzione della carcerazione dovendo espiare tre anni e sei mesi di reclusione. L’arrestato, al termine delle operazioni di foto segnalamento, è stato tradotto presso la casa circondariale di Prato a disposizione dell’autorità giudiziaria.

(LaPresse)

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