Puglia, Lopalco si dimette: “Esaurito il mio mandato”. Emiliano: “Auspico ci ripensi”

Fine della storia, per ora. Pier Luigi Lopalco non è più assessore alla Sanità della regione Puglia: il docente di Igiene dell'università di Pisa ha rimesso la delega nelle mani del governatore Michele Emiliano dopo aver traghettato i pugliesi nella campagna di vaccinazione anti Covid, tra prime e seconde dosi.

in foto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano

BARI – Fine della storia, per ora. Pier Luigi Lopalco non è più assessore alla Sanità della regione Puglia: il docente di Igiene dell’università di Pisa ha rimesso la delega nelle mani del governatore Michele Emiliano dopo aver traghettato i pugliesi nella campagna di vaccinazione anti Covid, tra prime e seconde dosi. Motivo delle dimissioni? “Ritengo esaurito il mio mandato dopo il lungo periodo di emergenza che insieme abbiamo brillantemente affrontato”, ha scritto nella lettera consegnata a Emiliano. “La situazione attuale richiede un cambio di passo che la stanchezza fisica e mentale a cui sono stato sottoposto in questi lunghi mesi non mi consentono di affrontare”, ha aggiunto. “Resto a disposizione tua e del governo regionale con il mio pieno supporto tecnico, intellettuale e anche politico discendente dal mio ruolo in consiglio Regionale”. Lopalco è stato eletto nella lista Con Emiliano, sfondando il tetto delle 14mila preferenze.

Ci sarebbe altro dietro le dimissioni. In una intervista al quotidiano la Repubblica, Lopalco dopo aver precisato di avere con Emiliano “un ottimo rapporto personale”, ammette di avere “divergenze su scelte cruciali, da ultimo la somministrazione di un farmaco a un bambino affetto da una grave malattia genetica, la Sma. “Su sollecitazioni della politica, Emiliano ha deciso di accontentare due genitori, per i quali io da padre, ho la più grande comprensione, che chiedevano di somministrare un farmaco innovativo e assai costoso”, ha spiegato Lopalco. “L’efficacia di questo farmaco è riconosciuta soltanto nelle fasi molto precoci della malattia” e per il bambino “non è dimostrata l’efficacia del farmaco nelle sue condizioni di salute”, è andato avanti. “Ho detto chiaramente che una scelta del genere non avrei mai potuto avallarla, quando mi è stato chiesto di comprare il farmaco”, ha sottolineato Lopalco che ha rimarcato la sua provenienza formativa e professionale. “Arrivo dal mondo della scienza che ha delle sue regole. Non è facile avere a che fare con quelle della politica e della burocrazia”.

Emiliano non è rimasto in silenzio. “L’azione svolta da Lopalco durante la pandemia è stata indubbiamente incessante e faticosa, comprendo quindi la sua stanchezza e ho profondo rispetto per le sue ragioni”, ha detto. “I pugliesi devono sapere che la squadra della sanità non si ferma, continua il lavoro per garantire il massimo livello di prestazioni e che l’attenzione ai temi della salute rimane altissima da parte mia e di tutta l’amministrazione regionale, oggi come sempre”, ha precisato per poi passare al caso del farmaco al bimbo affetto da Sma. “L’eventuale somministrazione deve essere sempre stabilita da prescrizione medica e previa autorizzazione dei genitori, che ne hanno già fatto richiesta. Ho preso posizione dicendo che la regione Puglia metterà a disposizione le somme per il sostegno alla famiglia. Se c’è un medico che lo prescrive e se la famiglia autorizza, la Regione sosterrà le cure del bambino, ovviamente nel rispetto delle regole e della supremazia della prescrizione medica”, ha detto.

“Ho chiesto all’assessore Lopalco, al quale mi legano sinceri sentimenti di stima e affetto, di provare a recuperare le forze e tornare ad offrire il suo sostegno all’azione della giunta regionale, auspicando che possa rimeditare la sua scelta”. Stop. Per il presidente della commissione regionale al Bilancio, Fabiano Amati (Pd), “è disumano usare una vicenda dolorosa e scaraventarla nel dibattito politico per giustificare dissidi, incomprensioni o dimissioni”. “L’obbligo di somministrare la terapia genica ai bimbi affetti da Sma – dice – è dettato dalla scienza giuridica, ossia dalla normativa. La legge dice che per la somministrazione serve la prescrizione di un neuropsichiatra e non di un igienista impegnato nei talk show. Emiliano e io pratichiamo dunque la scienza giuridica e non il politichese travestito con infondati tecnicismi”, conclude.

Per Forza Italia le dimissioni di Lopalco sono “la cronaca di un fallimento annunciato”. “Forse Lopalco rendeva meglio come opinionista e i pugliesi non lo rimpiangeranno”, dicono il commissario regionale, l’onorevole Mauro D’Attis, e il vice, il senatore Dario Damiani. Partito, intanto, il toto nomi per il post Lopalco.

Di Stefania De Cristofaro

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