Qualificazioni Mondiali, Jorginho sbaglia un rigore: Svizzera-Italia solo 0-0 ma superato il Brasile

Partita a reti inviolate

Barella in Svizzera-Italia (Foto LaPresse - Fabio Ferrari)

MILANO – Alla ricerca del gol perduto. L’Italia campione d’Europa non va oltre lo 0-0 in Svizzera nella quinta partita di qualificazione ai Mondiali del 2022 in Qatar. Nel secondo tempo Jorginho ha sbagliato un calcio di rigore. Un risultato che consente agli Azzurri di restare al comando del Girone B con 11 punti, davanti alla Svizzera con 7 che ha però due gare in meno e potenzialmente può balzare in testa. Resta la soddisfazione di aver stabilito il nuovo record assoluto di risultati positivi con 36, superato il Brasile. Come contro la Bulgaria, i ragazzi di Mancini hanno dominato nel gioco ma sono mancati ancora in fase di conclusione. Troppe le occasioni fallite, al netto del rigore di Jorginho, con i vari Berardi, Insigne e Immobile incapaci di bucare la porte di un monumentale Sommer. Tenuta in partita dal suo portiere, la Svizzera nel finale ha provato anche a vincere ma questa sera ha trovato una difesa azzurra tornata in ‘formato Europei’. Questa è già una buona notizia, per ritrovare anche il gol l’impressione è che bisognerà attendere che cresca la forma dei nostri giocatori offensivi. E’ solo questione di tempo.

Quattro le novità nella formazione dell’Italia. Il ct Mancini schiera davanti a Donnarumma in difesa Di Lorenzo al posto di Florenzi e il capitano Chiellini al posto di Acerbi. Confermati Bonucci ed Emerson. A centrocampo la novità è Locatelli al posto di Verratti, al fianco di Jorginho e Barella. L’altra novità in attacco, dove Berardi prende il posto di Chiesa al fianco di Immobile e Insigne. In panchina anche di Pellegrini e Zaniolo, in tribuna contro la Bulgaria. Sugli spalti del St. Jakob Park atmosfera stupenda con 35mila spettatori, di cui almeno 15mila italiani arrivati da tutta la Svizzera. Da segnalare la presenza in tribuna del presidente della Fifa Gianni Infantino al fianco del numero 1 della Figc Gabriele Gravina.

E’ un’Italia più decisa quella che scende in campo a Basilea, dopo dieci minuti di sostanziale equilibrio Azzurri pericolosi con una bella iniziativa di Berardi da destra per Immobile che dal limite dell’area calcia alto di prima intenzione. Poco dopo il quarto d’ora occasione clamorosa fallita dall’Italia, con Berardi che si fa ipnotizzare da Sommer tutto solo davanti alla porta. L’attaccante del Sassuolo ci riprova poco dopo prima con un tirocross dalla destra in mezzo che nessuno riesce a deviare in rete e poi con un sinistro dal limite, ancora parato dal portiere elvetico. Alla mezzora primo squillo dei padroni di casa, con un cross basso dalla sinistra di Rodriguez che, deviato da Di Lorenzo, termina sull’esterno della rete di Donnarumma. Al 34′ ancora Italia vicina al vantaggio con un bel destro a giro di Insigne, servito in area da Locatelli, con palla di poco a lato a Sommer battuto. L’attaccate del Napoli ha una buona occasione poco dopo quando calcia debolmente da buona posizione. Prima dell’intervallo è la Svizzera a rendersi pericolosa con un colpo di testa di Akanji con palla che sfiora l’incrocio alla destra di Donnarumma.

In avvio di ripresa parte subito forte l’Italia, che dopo cinque minuti ha l’occasione per portarsi in vantaggio per un rigore concesso dall’arbitro (in concorso con il Var) per un fallo su Berardi. Dal dischetto Jorginho calcia debolmente rasoterra e si fa parare il tiro da Sommer. Dopo un’ora di gioco Mancini inserisce Zaniolo e Chiesa al posto di Immobile e Berardi, con il talento della Roma schierato in una inedita posizione di centravanti. Gli Azzurri continuano a spingere, ci prova anche Emerson con un sinistro rasoterra ancora fermato da Sommer. Scampato il pericolo dai dischetto, i padroni di casa iniziano a prendere fiducia e a farsi vedere con maggior frequenza nella metà campo azzurra. L’Italia prova ad approfittarne e a colpire in velocità, ma ancora Insigne si vede parare da un super Sommer un sinistro in diagonale da ottima posizione. A un quarto d’ora dal termine entra anche Verratti per Locatelli, forse per ritrovare quella brillantezza in mezzo al campo che sembra venire meno per la stanchezza e la condizione non ancora ottimale. Nel finale Mancini sposta Insigne come falso nove con Zaniolo a destra e Chiesa a sinistra, ma a rendersi pericolosi sono gli elvetici con il neo entrato Zakaria. I minuti di recupero sono di pura sofferenza per gli Azzurri, in evidente debito di ossigeno. Gli elvetici provano il tutto per tutto e si riversano dalle parti di Donanrumma, la difesa dell’Italia però si compatta e riesce a portare a casa un pareggio comunque preziosissimo. Prossimo appuntamento l’8 settembre a Reggio Emilia contro la Lituania, partita da vincere a tutti i costi.

(LaPresse)

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