Qualità dell’aria, allarme a Napoli

Nel 2023 superato più di 35 volte il limite massimo di particelle tossiche a Volla, S. Vitaliano e Acerra

©Vincenzo Coraggio / LaPresse

NAPOLI (Angela Russo e Antonio Di Somma) – La qualità dell’aria che respiriamo è molto importante per preservare la nostra salute. Molteplici, infatti, sono le conseguenze legate all’inquinamento dell’aria: problemi respiratori e cardiaci, danni agli organi interni, irritazione degli occhi, della gola e del naso, mal di testa, stanchezza. Innumerevoli sono anche i danni ambientali, l’inquinamento atmosferico può danneggiare la flora e la fauna stravolgendo gli ecosistemi naturali e la biodiversità. Ad esempio, l’ozono troposferico può danneggiare le colture agricole, compromettendo la sicurezza alimentare.

L’Arpac (Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Campania) monitora quotidianamente la qualità dell’aria della nostra regione. Dalla lettura dei dati, risalta l’inquinamento atmosferico di alcune zone. Tra i parametri, c’è il conteggio dei superamenti dei limiti consentiti di PM10, materiale particolato aerodisperso. Si tratta di particelle sottili con un diametro inferiore a 10 micrometri caratterizzate da un elevato grado di tossicità. Il valore limite annuale stabilito dal D.Lgs. 155/2010 è di 40 μg/m3, mentre il valore limite giornaliero è di 50 μg/m3 da non superare più di 35 volte/anno. Ad Acerra (zona industriale), S.Vitaliano e Volla, però, il numero di giorni in cui sono stati superati i limiti consentiti per il PM10 dall’inizio dell’anno sono rispettivamente 55, 41 e 40.
Anche a Napoli la qualità dell’aria è a rischio: nella zona del museo nazionale e in quella della ferrovia sono stati superati i livelli di NO2 (biossido di azoto): nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 2 settembre 2023 la media è stata di 43.0 e 50.4 μg/m3 (il limite è di 40 μg/m3).

Secondo i dati forniti da AccuWeather, in Campania l’aria migliore si trova nel Beneventano. Ieri l’indica di qualità dell’aria era pari a 46. A Napoli 37, a Caserta 32, a Salerno 36 e ad Avellino 29 Aqi. Complessivamente, la qualità dell’aria oscilla tra una condizione buona (secondo stadio) e discreta (terzo stadio) in tutto il territorio regionale.

In provincia di Caserta, però, notevole preoccupazione ha suscitato nella popolazione residente l’incendio che ha distrutto l’azienda Gesia, a Pastorano. Il rogo è divampato la scorsa domenica e particolarmente allarmante è il fatto che la società proprietaria dell’impianto si occupasse dello smaltimento di rifiuti. Il risultato è drammatico, tanto che il sindaco del piccolo centro di Terra di Lavoro ha consigliato ai cittadini di non uscire di casa. L’emissione di inquinanti atmosferici e di sostanze chimiche tossiche ha danneggiato notevolmente la qualità dell’aria. Situazione peggiorata dalla contaminazione dovuta alle ceneri residue. La salute dei cittadini è altamente a rischio, così come quella degli animali, della vegetazione, delle colture. Ieri le operazioni di spegnimento erano ancora in corso. Poi dovranno essere disposti interventi per il ripistino ambientale, per il monitoraggio della qualità dell’aria e per garantire la tutela della salute degli abitanti.

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