Racket delle occupazioni abusive di case, 9 arresti a Milano

Tra loro anche uno studente universitario già arrestato nel 2014

Foto LaPresse - Claudio Furlan

MILANO – Questa mattina i carabinieri hanno effettuato un blitz contro il racket delle occupazioni in città. E tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari notificata in un appartamento in via Giambellino c’è anche uno studente dell’università Statale di Milano. Uno studente modello, già laureato con una triennale in filosofia con 110 e lode ma che quattro anni or sono era già stato arrestato per resistenza in occasione dello sgombero del centro sociale ‘Base di solidarietà popolare’ in via Manzano, poco distante dall’appartamento in cui viveva il ragazzo oggi di nuovo in manette.

Le reazioni degli indagati

Con lui, in un appartamento dalle precarie condizioni igieniche, anche un altro ragazzo che è risultato estraneo al provvedimento. Dopo gli sgomberi effettuati dai militari dell’Arma sono in tutto 9 gli arrestati. Per loro l’accusa è di associazione per delinquere finalizzata all’occupazione abusiva di immobili di proprietà pubblica e resistenza a pubblico ufficiale. Gli operatori dell’Aler hanno sigillato l’immobile con lastre di ferro alle finestre e agli ingressi. Da parte del comitato ‘Abitanti Giambellino Lorenteggio’ fanno sapere di “non aver mai preso soldi. Non molliamo. Ci accostano al racket ma chiunque abbia un po’ di sale in zucca conosce la differenza fra lottare ed essere un racket. Noi non abbiamo mai preso soldi per nulla perché noi non siamo una cricca di mafiosi ma un comitato di solidarietà. E la differenza fra queste due cose è abissale. Rispediamo quindi al mittente con una grassa risata questa infame accusa”.

Le accuse

Intanto però, secondo gli inquirenti, ci sarebbero stati anche loro a gestire l’occupazione abusiva delle case popolari di Milano in cambio di soldi. Sono 7 italiani, un colombiano e un peruviano appartenenti all’area antagonista milanese che dovranno, come detto, rispondere di associazione per delinquere finalizzata all’occupazione abusiva di immobili di proprietà pubblica ma anche a resistenza a pubblico ufficiale.

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