Ragusa, blitz contro il caporalato: 4 imprenditori arrestati e 3 denunciati

Molti lavoratori vivevano in condizioni pessime

Foto Stefano Cavicchi/LaPresse

Ragusa (LaPresse) – La polizia di Ragusa ha arrestato quattro imprenditori agricoli e ne ha denunciati altri tre. Sono infatti ritenuti responsabili dello sfruttamento della manodopera di braccianti agricoli. Vittime del cosiddetto “caporalato” cento africani richiedenti asilo, rumeni, tunisini ed in minima parte italiani, impiegati presso le serre di Vittoria.

Le indagini hanno permesso di scoprire che nessuna delle aziende agricole controllate rispettava quindi le norme vigenti. Oltre allo sfruttamento lavorativo sono state poi contestate infrazioni per le modalità di assunzione (molti i lavoratori in nero). Normative sull’edilizia, alloggi dei lavoratori fatiscenti e abusivi. Violazioni delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Violazione del codice dell´ambiente, discariche abusive di plastica ed anticrittogamici. Violazione delle norme sulla salubrità degli ambienti adibiti a civile abitazione, abusive ed in pessime condizioni igieniche.

Molti lavoratori vivevano in condizioni pessime

I lavoratori hanno reso dichiarazioni tali da permettere alla squadra mobile di procedere agli arresti ed alla denuncia in stato di libertà. Sono state sottoposte a sequestro le aree adibite a discarica abusiva. Ed anche le abitazioni costruite in violazione delle leggi sull’edilizia. I poliziotti hanno accertato l’impiego di minori privi di qualsiasi dispositivo di protezione mentre irrigavano con fertilizzanti tossici per l’uomo. Nelle abitazioni abusive vivevano interi nuclei familiari con neonati che sono stati segnalati ai servizi sociali del comune di Vittoria.

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