Rai Storia, lunedì ‘L’uomo che non ha cambiato la storia’

La programmazione di lunedì 7 gennaio

MILANO – L’abilità dei Greci nell’utilizzo di tecniche sofisticate per plasmare la materia e ottenere la perfezione, soprattutto nella riproduzione del corpo umano, ha da sempre affascinato e stupito il mondo. Nell’ultimo episodio della serie ‘I tesori dell’antica Grecia’, in onda lunedì 7 gennaio alle 20.20 su Rai5, il critico d’arte Alastair Sooke analizza cinque grandi opere dell’antica Grecia che hanno stabilito regole e fondamenti nella rappresentazione del corpo umano.

Rai5, i capolavori dell’antica Grecia

Si tratta dell’Afrodite Cnidia, il primo nudo femminile nell’arte occidentale; il Laocoonte, che ispirò Michelangelo e altri artisti del Rinascimento; i vasi della Collezione Hamilton, che influenzarono arte e design nell’Ottocento; i cavalli di San Marco a Venezia e il Discobolo, che Hitler aveva scelto come emblema della perfezione umana.

RaiStoria propone un documentario su Bandinelli

La storia di un professore universitario, Ranuccio Bianchi Bandinelli, massimo studioso italiano d’arte romana e tra i padri dell’archeologia moderna: la racconta il documentario ‘L’uomo che non ha cambiato la storia’, in onda lunedì 7 gennaio alle 21.10 su Rai Storia. Il suo prestigio, negli anni Trenta, fece di lui un personaggio di cui il regime fascista, mai sazio di vestigia imperiali, andava fiero. Salvo che il professore, privatamente, era un convinto antifascista.

L’uomo che non cambiò la storia

I nodi vengono però al pettine in occasione del famoso viaggio di Hitler in Italia del 1938, quando viene cortesemente invitato ad accompagnare in veste di interprete e cicerone Duce e Furher in giro per musei e siti archeologici. A questo punto si ritrova davanti a un bivio: vestire in orbace e scattare sull’attenti davanti ai due odiati dittatori o compromettere studi, carriera e forse incolumità personale? Insomma, che fare? Quando poi il cortese invito si trasforma in un ordine perentorio che lui, da pubblico dipendente non può rifiutare, non ha più scelta.

(Lapresse)

 

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