Raid contro 7 Fiat Panda a Caserta, presi

CASERTA – Per la Procura avevano preso di mira le Fiat Panda, rubandone sei tra le province di Caserta e Napoli in due mesi, per poi venire colti in flagranza durante il furto di una settima vettura di una dottoressa nell’area parcheggio dell’ospedale di Marcianise. I carabinieri della stazione di San Prisco, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone indagate per furto di autovetture. Gli inquirenti, coordinati dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno ascoltato le testimonianze delle vittime e visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza delle zone dove sono avvenuti i furti. Attraverso le immagini hanno potuto ricostruire anche il modo di operare dei due che forzavano le portiere e manomettevano i quadri di accensione dei veicoli con arnesi da scasso. In carcere sono stati ristretti Vucina Ahmetovic, 29 anni, originario della Jugoslavi, domiciliato presso il campo nomadi di via Sant’Arcangelo a Caivano e Walter De Pasquale, 63 anni, residente ad Afragola e domiciliato a Caivano. Stando alle indagini avrebbero portato a segno colpi, tutti ai danni di Fiat Panda, a Caserta, Marcianise, San Prisco, Recale e Portico.Le indagini giunsero ad una svolta il 27 ottobre del 2022 quando i carabinieri della Stazione di Marcianise arrestatono per furto aggravato i due uomini. I due furono sorpresi nel parcheggio dell’ospedale di Marcianise, mentre cercavano di rubare un’autovettura Fiat Panda di proprietà di una 30enne. Quando i militari dell’Arma li sorpreso i due avevano già forzato il nottolino della serratura e manomesso il quadro di accensione della vettura. Uno dei due, il più giovane, alla vista dei carabinieri tentò di fuggire ma fu prontamente bloccato. All’esito della perquisizione, estesa anche all’autovettura Fiat Punto con la quale i malviventi giunsero sul luogo del tentato furto, furono rinvenuti e sequestrati diversi attrezzi atti allo scasso. L’autovettura, poi recuperata, fu restituita alla donna, medico in servizio presso quella struttura sanitaria che da appena due giorni era rientrata in possesso della medesima vettura che le era stata rubata il 13 ottobre dello stesso anno, due settimane prima del secondo tentato raid. Gli arrestati furono associati presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere e successivamente, all’esito dell’udienza, scarcerati. La Procura sulla scorta di altre denunce aprì un’inchiesta affidata ai militari dell’Arma di San Prisco, luogo in cui si registrò la prima denuncia di un colpo. Al termine dell’attività d’indagine il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso il provvedimento restrittivo su richiesta della Procura, eseguiti dai carabinieri l’altro giorno, mercoledì.

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