Reddito di cittadinanza, i Caf potranno accogliere le domande. Poste: pronti e ottimisti

ROMA – L’attesa per il D-day targato M5S è altissima, ma ora è (quasi) tutto pronto. Il 6 marzo è infatti il primo giorno in cui potranno essere presentate le domande per il reddito di cittadinanza mediante sito ufficiale del governo, Poste e Caf.


Sui Centri di assistenza fiscale arriva un sospiro di sollievo

E’ stata infatti trovata un’intesa con l’Inps sul rinnovo della convenzione Isee e sulla nuova convenzione del Redditone. Tutto ok quindi per la ricezione delle tante domande attese.


I Caf garantiranno assistenza agli utenti a partire da mercoledì prossimo

Ovviamente il servizio sarà gratuito per i cittadini, mentre l’Inps erogherà ai Caf circa 12 euro per ogni pratica presa in carico.


L’INPS ha provveduto a pubblicare i tre moduli per la domanda del reddito

Oltre a quello principale, sono online da mercoledì sera anche il modello RdC/PdC Ridotto, per comunicare i redditi di attività lavorative in corso al momento della presentazione della domanda e non interamente valorizzati su ISEE, e il form RdC/PdC Esteso, con il quale i beneficiari dovranno comunicare tutte le variazioni intervenute nel corso della percezione della misura.

Ovviamente anche Poste avrà un ruolo importante, anche se ‘solo’ operativo. Riceverà infatti le domande, le girerà all’Inps e dopo l’eventuale ok si occuperà di fissare i vari appuntamenti con la card pronta. “Ci stiamo organizzando nel migliore dei modi, stiamo lavorando e siamo molto ottimisti che tutto vada per il meglio – dice sorridente Maria Bianca Farina, presidente dei Poste – Spaventati per gli afflussi? No, ce ne stiamo occupando, ci stiamo organizzando perché la cosa fluisca al meglio. Condividiamo i valori sociali di questa misura“.

Parole che non potranno che far piacere al ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, consapevole che molto del suo futuro politico dipenderà dalla riuscita del reddito.


Le prime erogazioni secondo il governo sono attese il 15 aprile

Non nascondo l’emozione per aver visto i moduli pubblicati dall’Inps, l’Italia si avvia verso un nuovo modello di welfare State, ispirato ai valori universali di San Francesco“, è la confessione di Di Maio al Mise. Figura non casuale per il capo politico pentastellato, che ribadisce come il messaggio di attenzione alla povertà di San Francesco “deve essere, mai come in questo momento, il faro del nostro agire politico”. Chissà cosa ne pensa il papà del Reddito Pasquale Tridico, già insediatosi al comando della previdenza italiana e alle prese anche con i buoni numeri di quota 100, vicini alle 80mila domande.

Ora serve un rush finale per chiudere anche l’affare navigator: la partita è appena iniziata.(LaPresse)

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