Regno Unito, preoccupano le ingerenze della Russia. I Labouristi crescono nei sondaggi ma i Conservatori restano avanti. Rischio ingovernabilità

A lanciare l'allarme è la ministra della Cultura e del Digitale Nicky Morgan

LONDRA – Tra 5 giorno il Regno Unito va al voto. Mentre Laburisti, Conservatori e Liberal si danno battaglia, la preoccupazione per le ingerenze estere e cyber attacchi tiene tutti in apprensione. A lanciare l’allarme è la ministra della Cultura e del Digitale Nicky Morgan: “Siamo preoccupati”, ha affermato l’esponente del governo inglese commentando la notizie secondo cui dei documenti ufficiali del governo sono trapelati online. Si tratta di presunti piani per un accordo post-Brexit tra Usa e il governo di Boris Johnson. Secondo i Tories è la Russia la responsabile della diffusione di queste notizie. Intanto il Labour Party di Corbyn recupera nei sondaggi, ma la maggioranza relativa dovrebbe averla il Partito Conservatore. Nessuno sembra raggiungere la maggioranza assoluta.

Labour in recupero nei sondaggi, ma la maggioranza è lontana

In casa laburista Corbyn continua a crescere nei sondaggi. Paga la campagna elettorale molto identitaria e costruita attorno al gruppo di giovani militanti di Momentum, la piattaforma progressista del leader del Labour dove è nato il fenomeno del ‘corbynismo’. Ma è difficile che la sinistra inglese vinca le elezioni: nella migliore delle ipotesi è data al 34%. Certo, mancano 5 giorni di campagna elettorale e saranno decisivi. Pesa su Corbyn il mancato endorsment del The New Statesman, importante rivista laburista da sempre schierata con i progressisti.

Conservatori avanti ma senza maggioranza assoluta

Boris Johnson e i Conservatori sono avanti. L’accordo di desistenza con gli euroscettici di Farage dovrebbe blindare i 326 seggi non dovendo competere anche con i Brexit Party nei collegi uninominali secchi del sistema iper maggioritario inglese. Mancano 9 seggi però alla maggioranza assoluta, che rischia di riportare il Regno Unito nella stessa situazione di un mese fa, con il caos a farla da padrone e un grande punto interrogativo sulla Brexit.

L’incognita dei liberali europeisti

Grande incognita i LibDems di Jo Swinson. Il partito non sembra beneficiare della polarizzazione tra laburisti e conservatori. Ma allo stesso tempo la linea fortemente europeista potrebbe fare breccia negli elettorati contrari alla Brexit a sinistra e a destra. Il 14% dei sondaggi, però, gli assegnerebbe un numero risibile di seggi in Parlamento.

I nazionalisti scozzesi anti Brexit possono essere decisivi

E’ possibile che al governo vadano i laburisti? E’ molto improbabile. Ma se Corbyn riuscirà a raggiungere il 34% e i LibDems a raggiungere un numero di seggi leggermente superiore rispetto alle scorse elezioni, si potrebbero aprire le porte del governo del Paese. Sarà però necessario allearsi con i nazionalisti scozzesi dell’Snp di Nicola Sturgeon. Molto distanti dai progressisti, sono però contrari alla Brexit, unico punto di incontro con i partiti d’Inghilterra.

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