Rimini, maltrattamenti alla convivente: 44enne ai domiciliari

carabinieri della compagnia di Novafeltria, coordinati dalla procura di Rimini, hanno eseguito un'ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip del tribunale di Rimini, nei confronti di un 44enne, residente in Valmarecchia, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia

Foto Michele Nucci/LaPresse 27 Aprile 2021 Bologna, Italia - generiche archivio - nella foto: Controlli di routine e pattuglia Carabinieri in centro storico Photo Michele Nucci/LaPresse - Bologna, Italy April 27, 2021 - generic image archive - Carabinieri routine checks and patrol in the historic center

MILANO – I carabinieri della compagnia di Novafeltria, coordinati dalla procura di Rimini, hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip del tribunale di Rimini, nei confronti di un 44enne, residente in Valmarecchia, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia.

L’indagine è partita dalla denuncia della sua convivente, una 41enne residente in Valmarecchia, ai carabinieri della stazione di Novafeltria, in provincia di Rimini, ai primi giorni di agosto.

I successivi approfondimenti investigativi, basati sulla raccolta delle testimonianze dei vicini di casa e dei familiari della donna che hanno confermato le violente aggressioni subite nel corso degli anni, hanno permesso di acquisire, a carico dell’uomo, “gravi indizi di colpevolezza”. L’uomo, infatti, da quasi quattro anni, avrebbe costretto la donna a subire continue vessazioni e maltrattamenti, sottoponendola, in maniera abituale, a una serie di violenze fisiche e verbali, percosse e minacce di morte. La donna era costretta a vivere in un regime vessatorio, schiaffeggiata ed ingiuriata con epiteti che ledono la sua dignità.

Secondo quanto ricostruito, questi comportamenti sono continuati anche dopo la decisione della donna di interrompere la loro relazione, pur rimanendo di fatto conviventi. Un’escalation di comportamenti oppressivi che l’hanno portata, infine, a liberarsi raccontando tutto ai carabinieri. I militari, dopo una rapida indagine, di concerto con il pm titolare dell’indagine, hanno consolidato il quadro probatorio a carico dell’uomo. Il gip, alla luce degli elementi raccolti, ha disposto la misura cautelare dell’indagato. L’uomo è stato così rintracciato dai militari dell’Arma di Novafeltria e, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato a casa dei genitori dove rimarrà in regime di arresti domiciliari in attesa del processo.

(LaPresse)

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