Roma: controllo presunti taxi a noleggio con conducente, 40 veicoli sospesi perché abusivi

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse

ROMA – Sono circa 40 i mezzi adibiti illegalmente al trasporto taxi, che sono stati sospesi dalla circolazione negli ultimi mesi, a seguito dei controlli portati avanti dalla Polizia Locale di Roma Capitale. Nel corso dei soli mesi estivi, gli agenti del Reparto Squadra Vetture del GPIT (Gruppo Pronto Intervento Traffico) hanno effettuato oltre 2000 verifiche mirate a contrastare i fenomeni di abusivismo ed altri comportamenti illeciti legati al servizio del trasporto pubblico non di linea, con particolare attenzione ai più importanti snodi del trasporto ferroviario e aeroportuale.

Un’attività di vigilanza che, nelle ultime settimane, ha subito un ulteriore potenziamento secondo il piano di controlli predisposto dal Comando Generale. L’ultimo intervento ieri pomeriggio, quando una pattuglia del Gruppo, diretto dal Vice Comandante Dott. Mario De Sclavis, ha fermato un veicolo, adibito a taxi, che stava percorrendo il tratto stradale in direzione di Fiumicino, con a bordo alcuni clienti: ad insospettire gli agenti il comportamento dell’uomo alla guida e diversi danni visibili sull’auto. Una volta fermato, gli operanti hanno potuto appurare una serie di illeciti: il conducente stava svolgendo un servizio di trasporto non di linea, usando la propria auto, allestita come un taxi, il tutto senza licenza, in quanto ceduta in gestione, a bordo di un veicolo privo di regolare copertura assicurativa. Per tali motivi oltre al sequestro del mezzo è scattato il ritiro immediato della patente e della carta di circolazione. Nei suoi confronti elevate sanzioni per un importo superiore a 900 euro.

Altri due abusivi sono stati invece intercettati presso lo scalo aeroportuale di Fiumicino: i due conducenti, privi di licenza, avevano fatto salire a bordo dei gruppi di turisti inglesi e francesi appena atterrati a Roma. Oltre alle sanzioni amministrative previste, è scattato il fermo amministrativo dei veicoli utilizzati per svolgere l’attività illegale.

(LaPresse)

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