Roma, due minori picchiano e rapinano un uomo alla stazione Prenestina: arrestati

I ragazzi sono stati sorpresi all’interno a Villa Gordiani mentre frugavano in un portafogli per poi abbandonarlo

ROMA – I carabinieri della stazione di Roma Prenestina hanno arrestato due minori autori di una rapina ai danni di un cittadino del Bangladesh.

I ragazzi sono stati sorpresi all’interno a Villa Gordiani. Mentre frugavano in un portafogli per poi abbandonarlo. Recuperato dai carabinieri, il portafogli conteneva i documenti di un cittadino del Bangladesh di 35 anni. Dopo averlo immobilizzato afferrandolo per il collo e colpendolo al volto, i minori gli avevano sottratto il telefono cellulare e il portafogli, allontanandosi nel parco. La vittima è stata medicata presso il pronto soccorso dell’ospedale Vannini. I due arrestati di 16 e 17 anni sono stati portati nel centro di prima accoglienza di Roma, in via Virginia Agnelli.

Ad inizio marzo bloccata la baby gang dell’Arco della Pace a Milano

Agivano in gruppo, armati di pistole e machete. Pensavano di farla franca e invece, grazie alla denuncia delle vittime, i giovanissimi rapinatori del Parco Sempione di Milano hanno un nome e un cognome. I carabinieri hanno arrestato 10 ragazzi e 4 ragazze, una delle quali è finita in comunità. Nove sono minorenni e per tutti, tra i 15 e i 22 anni, l’accusa è di rapina aggravata e lesioni. Lo schema messo in atto era sempre lo stesso, tanto che gli investigatori parlano di “baby gang” e di “bullismo criminale”. Li hanno riconosciuti sui social, dove mostravano i tatuaggi sul volto e sulle mani. L’indagine è stata coordinata dal pm della procura ordinaria David Monti e dalla procuratrice dei Minori, Ethel Matilde Ancona.

Seduti sui gradoni dell’Arco della Pace, uno dei ritrovi della movida milanese, bevevano, fumavano qualche spinello e attendevano l’arrivo della ‘preda’. Non cambiavano mai zona e si incontravano dopo scuola, nel tardo pomeriggio o la sera. Per qualcuno era più semplice perché abita in città, altri raggiungevano il capoluogo lombardo in treno dalla provincia di Varese e Como. Identificavano l’obiettivo da colpire tra i tanti coetanei che affollano l’ingresso alle spalle del parco e che, per vari motivi, ritenevano ‘più debole’: per corporatura, per sesso o per modo di vestirsi.

(LaPresse)

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