Roma, spaccio di droga nel quartiere Marconi: arrestati 6 pusher

Maxi operazione dai Carabinieri di Roma Porta Portese

Foto LaPresse - Marco Cantile. Blitz antidroga dei carabinieri

ROMA – I carabinieri della Stazione Roma Porta Portese hanno eseguito sei misure cautelari, emesse dal gip del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica. A conclusione di un’articolata attività d’indagine. Coordinata dal pool reati contro il patrimonio e stupefacenti. Sotto la direzione del procuratore aggiunto Lucia Lotti, nel quartiere Marconi.

Le indagini hanno consentito quindi di accertare una proficua attività di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana. Posta in essere e diretta da alcuni soggetti originari del Nord Africa, irregolari sul territorio nazionale e con precedenti specifici. I quali utilizzavano come base dell’attività illecita lo stabile abbandonato della Ex Mira Lanza. Saponificio di fine ‘800 sito tra Lungotevere Gassman e Via Amedeo Avogadro di Roma, già oggetto di numerosi sgomberi.

Le indagini, condotte con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e corroborate da numerosi servizi di osservazione, hanno consentito infatti di arrestare 7 soggetti in flagranza di reato. Di denunciarne a piede libero altri 4 e contestare 13 illeciti amministrativi per uso personale.

Gli indagati, che hanno costantemente operato con una precisa divisione di compiti e ruoli, sintomatica di abituale espletamento dell’attività illecita, sono risultati poi costante punto di riferimento di una fitta clientela di consumatori di hashish e marijuana. A testimonianza del forte e datato radicamento nel quartiere capitolino Marconi.

Maxi operazione dai Carabinieri di Roma Porta Portese

Le risultanze investigative hanno fatto emergere un’immissione illecita nel mercato clandestino di ingenti quantitativi di stupefacenti, quantificati tra i 200 e i 300 grammi per giornata. Con ricavi stimati tra i 500 e i 700 euro al giorno. Ogni giorno, almeno 20 persone richiedevano agli indagati la disponibilità di sostanza stupefacente attraverso comunicazioni telefoniche. Dalle quali emergevano in maniera puntuale quantitativi richiesti e prezzi pattuiti, sintomatici della frequenza degli scambi.

Numerosi appuntamenti finalizzati alla cessione della sostanza stupefacente venivano concordati proprio all’interno dello stabile della Ex Mira Lanza. Vero e proprio fortino dell’attività illecita, ove alcuni degli indagati hanno anche dimorato per lunghi periodi in maniera abusiva. Incuranti dei ripetuti sgomberi a loro carico e contestuali deferimenti in stato di libertà per il reato di invasione di edifici.

Due degli indagati sono stati portati a Regina Coeli, un indagato è stato posto agli arresti domiciliari e altri tre sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Dovranno rispondere tutti di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

(LaPresse)

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