Roma, usava il rilevatore di microspie e una seconda auto come deposito: pusher in manette

Sottoposto a perquisizione personale I.R. è stato trovato in possesso di 7 grammi di cocaina. L’attenzione degli investigatori si è però focalizzata su una seconda chiave di un’autovettura del quale l’uomo non sapeva fornire una giustificazione

La Polizia di Stato (Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse)

ROMA – Il continuo andirivieni presso un’attività ricreativa in zona Fidene, dove tempo fa era stato arrestato uno straniero per droga, aveva fatto presagire agli agenti del commissariato Celio, diretto da Maria Sironi, che anche I.R., con precedenti di polizia, frequentatore del posto potesse essere coinvolto in affari illeciti. Pedinato per qualche tempo, i poliziotti si sono allertati quando l’hanno visto uscire di casa con una busta sospetta. Sottoposto a perquisizione personale I.R. è stato trovato in possesso di 7 grammi di cocaina. L’attenzione degli investigatori si è però focalizzata su una seconda chiave di un’autovettura del quale l’uomo non sapeva fornire una giustificazione. Immaginando già l’uso che potesse farne, in quanto a volte gli spacciatori utilizzano seconde auto, talvolta abbandonate, come nascondigli per la droga, i poliziotti si sono messi alla ricerca del veicolo.

Dopo vari tentativi tra le auto parcheggiate in zona i poliziotti hanno individuato quella giusta e, come intuito, all’interno hanno rinvenuto 657 grammi di cocaina. In casa sono stati trovati 10,5 grammi di cocaina, vario materiale per il confezionamento ed il taglio dello stupefacente, 410 euro in contanti ed un rilevatore di dispositivi elettronici e microspie.

(LaPresse)

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