Romania: gas lacrimogeni contro i dimostranti anti-corruzione

Con Kovesi alla sua guida, la procura anticorruzione (DNA) ha ovviamente condotto una repressione della corruzione tra le autorità pubbliche locali e nazionali 

LP / Daniel MIHAILESCU / AFP)

BUCAREST (ROMANIA) (LaPresse/AFP) – La polizia della Romania ha usato gas lacrimogeni e spray urticanti contro i dimostranti anti-corruzione a Bucarest. Dove fra 30mila e 50mila persone sono scese in strada a manifestare chiedendo le dimissioni del governo. Secondo i media locali, tra i dimostranti c’erano molti romeni residenti all’estero, tornati per manifestare contro la corruzione pubblica.

La folla si è radunata fuori dal palazzo del governo, scandendo le parole “ladri” e “dimissioni“. Centinaia di persone hanno tentato di forzare i blocchi della polizia e gli agenti hanno risposto con lacrimogeni e spray urticanti, respingendoli. Un centinaio di persone ha avuto bisogno di cure mediche per aver inalato gas. Mentre una decina di poliziotti è rimasta ferita da pietre e bottiglie lanciate dai manifestanti. Lo scorso mese il presidente Klaus Iohannis ha licenziato la procuratrice anticorruzione Laura Codruta Kovesi. Che era considerata un simbolo della lotta contro questo tipo di illecito, elogiata da Bruxelles.

Con Kovesi alla sua guida, la procura anticorruzione (DNA) ha ovviamente condotto una repressione della corruzione tra le autorità pubbliche locali e nazionali 

Migliaia di persone hanno manifestato anche in altre città, tra cui Cluj, Sibiu e Timisoara. Circa quattro milioni di romeni vivono all’estero, su una popolazione totale di 20 milioni di persone. Metà degli espatriati vive in Italia e Spagna, secondo i dati ufficiali. L’anno scorso i romeni che vivono all’estero hanno mandato 4,3 miliardi di euro alle loro famiglie in patria, pari a circa il 2,5% del Pil nazionale di quello che è uno dei Paesi più poveri d’Europa.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome