Russia-Ucraina, secondo il Pentagono c’è il rischio di una guerra nucleare

Il Pentagono (AP Photo/Charles Dharapak, File)


ROMA –Rischio nucleare se la guerra si trascina”. Lo ha dichiarato il tenente generale Scott Berrier, capo della Defense Intelligence Agency (Dia) l’agenzia d’intelligence del Pentagono, secondo il quale la situazione in Ucraina potrebbe precipitare in quanto “questa guerra e le sue conseguenze diminuiscono lentamente la forza convenzionale della Russia, “per cui Mosca potrebbe fare “progressivamente affidamento sul suo deterrente nucleare per proiettare forza sul suo pubblico domestico. Una protratta occupazione di parti del territorio ucraino minaccia di indebolire l’esercito russo e di ridurre il suo arsenale di armi modernizzato mentre le conseguenti sanzioni economiche potrebbero causare una prolungata depressione economica e uno stato di isolamento diplomatico”.

L’offensiva

Non si placa l’offensiva russa. Nella notte Prese di mira dagli attacchi russi altre città ucraine, tra cui Lugansk e Kharkiv. La diplomazia è al lavoro, da più parti di segnalano piccoli progressi nei colloqui.

I colloqui

Intanto oggi proseguono i colloqui tra i Pesi impegnati nel trovare una soluzione al conflitto. Secondo il negoziatore di parte ucraina, Podolyak “potrebbero essere necessari da pochi giorni a una settimana e mezzo per risolvere le questioni controverse”. E in giornata  è prevista la tato attesa telefonata tra i leader di Stati Uniti e Cina all’indomani delle tensioni scaturite da un possibile di un vociferato supporto bellico a Mosca da parte di Pechino. Si sentiranno direttamente il presidente americano Joe Biden e il capo di stato cinese Xi Jinping che sicuramente dovranno far e chiarezza su alcuni punti essenziali per  l’esito della trattativa.

La ‘no-fly zone’

E’ delle prime ore di questa mattina la notizia che “la Russia ha dichiarato una ‘no-fly zone’ sulla regione separatista dell’Ucraina con divieto di sorvolare la zona che si protrarrà fino al 26 marzo”. E, alle 6 di oggi pare sia stata colpita una fabbrica di riparazioni aeromobili, nei pressi della ferrovia e dell’aeroporto.

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