Russiagate, Manafort condannato a 47 mesi di carcere

Manafort mentì intenzionalmente alla Fbi

Manafort (Photo by Jim WATSON / AFP)

ALEXANDRIA – L’ex direttore della campagna elettorale di Donald Trump, Paul Manafort, ha ricevuto una condanna a 47 mesi di carcere per reati finanziari, per frode. Il rinvio a giudizio è arrivato nell’ambito delle indagini sul Russiagate.

A Manafort, che presto compirà 70 anni, hanno comminato la condanna di 47 mesi, inferiore alle raccomandazioni del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Che aveva suggerito al giudice di comminare tra 19 e 24 anni di carcere all’ex lobbista.

Manafort mentì intenzionalmente alla Fbi

L’ex direttore della campagna elettorale di Donald Trump, Paul Manafort, già riconosciuto colpevole dalla giustizia Usa per reati finanziari, rischia una pena di carcere più grave di quanto atteso. Perché il giudice federale di Washington, Amy Berman Jackson, ha concluso che Manafort ha violato l’accordo raggiunto con gli inquirenti mentendo “intenzionalmente” all’Fbi. Il lobbista, che per un breve periodo ha diretto la squadra della campagna elettorale del tycoon per le presidenziali del 2016, aveva acconsentito a collaborare con gli inquirenti sul Russiagate. Riconoscendosi colpevole di due capi d’accusa in cambio di una pena ridotta; quei due capi d’accusa portavano infatti una pena massima di 10 anni di carcere. A questo punto, dal momento che ha violato il patto, il superprocuratore per il Russiagate Robert Mueller non ha più vincoli a rispettarlo.

(LaPresse)



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