MILANO (LaPresse) – “Se qualcuno sta cercando un buon avvocato, gli suggerisco con forza di non affidarsi ai servizi di Michael Cohen!”. Così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dopo che il suo ex avvocato personale, Michael Cohen, si è dichiarato colpevole di otto capi d’accusa in materia bancaria, fiscale e di finanziamento delle campagne elettorali. Raggiungendo un accordo di patteggiamento.
Cohen si è dichiarato colpevole di otto capi d’accusa
Tra le ammissioni, il pagamento di 130mila dollari e 150mila dollari a due donne, l’attrice porno Stormy Daniels e l’ex modella di Playboy Karen McDougal, che sostengono di avere avuto una relazione con Trump, in cambio del loro silenzio.
Nelle sue dichiarazioni, Cohen ha fatto riferimento al presidente, “individuo 1”, come co-cospiratore. Affermando infatti di aver agito “in coordinamento e alla direzione di un candidato all’ufficio federale” nel fare quei pagamenti.
L’ammissione che mette a rischio anche il presidente Trump
“Ho partecipato a queste azioni con l’obiettivo di influenzare le elezioni”, ha dichiarato ai giudici. L’ammissione mette dunque lo stesso Trump a rischio e mostra la possibilità che Cohen, un tempo fedele alleato del presidente, sia pronto a far trapelare segreti accumulati per decenni. In cambio dell’ottenimento di una pena ridotta.
