Ryanair, O’Leary minaccia: “Me ne vado. In Italia collaboreremo”

L'ad della compagnia aerea low cost sotto accusa dalle autorità italiane

File Press Association Chris Radburn / PA Wire

Milano (AWE/LaPresse) – L’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary, alza il tiro nello scontro con i sincadati che va avanti ormai da un anno. Il capo azienda minaccia di lasciare l’anno prossimo, in una intervista con il quotidiano belga ‘La Libre Belgique’. “Non sono sicuro di voler firmare per un altro periodo di cinque anni”, afferma l’a.d. della compagnia, il cui contratto scade nel 2019. Intanto in Italia la compagnia low cost assicura di essere “pronta a collaborare” con l’Antitrust, che ha aperto un procedimento per le politiche tariffarie sui bagagli.

O’Leary, 57 anni, non è nuovo alle provocazioni. Al quotdidiano belga fa notare che un nuovo impegno quinquennale richiederebbe che assumesse la responsabilità di guidare Ryanair oltre i 62 anni. “Non credo che la signora O’Leary sarà d’accordo, devi chiederglielo”, scherza l’a.d., che poi lancia una stoccata ai sindacati. “Cosa succederà se morirò tragicamente, schiacciato da un simpatizzante del sindacato che lascia questo hotel?”, si chiede il leader della low cost, nel pieno dello scontro con i dipendenti.

Uno sciopero del personale di bordo di Ryanair è stato indetto il prossimo 28 settembre dai sindacati in Belgio, Spagna, Italia, Paesi Bassi e Portogallo. Per chiedere migliori condizioni di lavoro e quindi l’assunzione di ciascun dipendente attraverso un contratto nel suo Paese di residenza. Il Belgio, fra l’altro, dove O’Leary ha deciso di rilasciare l’intervista, è uno dei Paesi dove lo scontro tra la compagnia e i suoi dipendenti è più acceso.

L’ad della compagnia aerea low cost sotto accusa dalle autorità italiane

In Italia, intanto, ieri l’Antitrust ha aperto un procedimento contro Ryanair per il nuovo regolamento tariffario sul trasporto dei bagagli a mano, che sarà in vigore dal 1 novembre. La compagnia prevede la possibilità di portare a bordo gratuitamente solo una piccola borsa personale. E poi l’obbligo di pagare una cifra compresa tra 8 e 10 euro per il trasporto del classico trolley da cabina.

“Siamo pronti a collaborare nell’ambito di questa inchiesta italiana”, commenta il chief marketing officer di Ryanair, Kenny Jacobs, che sembra però chiudere alle modifiche: “Tutti i clienti Ryanair sono liberi di portare a bordo un solo bagaglio a mano, ma nessun passeggero ha diritto ad un numero di bagagli a mano illimitato”. E aggiunge che “per ragioni di sicurezza, la maggior parte degli aerei a corto raggio non può ospitare a bordo due bagagli a mano per cliente”.

Le associazioni dei consumatori sono pronte a dare battaglia. Il Codacons presenta infatti una nuova diffida formale alla compagnia aerea e un nuovo esposto ad Antitrust e Polizia Postale. “Sul sito Ryanair – denuncia l’associazione -, quando si cerca un volo per date successive all’1 novembre, nella prima schermata i prezzi dei biglietti vengono mostrati senza i supplementi richiesti per il trasporto del trolley”.

Lorenzo Allegrini

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