Sangue sulle strade, sfuma l’effetto Covid

Nel 2021 nel Napoletano 4.689 sinistri con 89 morti, nel 2020 erano stati 3.789 e 81

NAPOLI – L’emergenza Covid ha avuto un effetto positivo sul numero di incidenti stradali, che però va sfumando e si è concentrato soprattutto nel 2020. Lo dimostrano i dati Aci/Istat sull’incidentalità. Nel corso del 2021, in Campania ci sono stati 9013 incidenti stradali (+27,2% rispetto al 2020), con 214 morti (+21,6%) e 12.831 feriti (+28,9%). Sono 633 i sinistri su autostrade e raccordi, 1.665 su altre strade, 6.715 su strade urbane. Nel 2019 gli incidenti totali erano stati 10.058, con 223 morti e 15.067 feriti; un dato che, grazie verosimilmente alle restrizioni agli spostamenti causate dalla pandemia, nel 2020 cala a 7088 sinistri, con 176 morti e 9.957 feriti. I numeri, come visto, si impennano di nuovo l’anno scorso. In provincia di Napoli, nel 2019 si sono verificati 5.313 incidenti, con 87 morti e 7.594 feriti; nel 2020 la flessione con 3.789 sinistri, 81 decessi e 5.054 feriti; l’anno scorso 4.689 episodi con 89 morti (32 dei quali nel solo capoluogo di provincia) e 6.412 feriti (2771 solo a Napoli).

Il costo sociale dell’incidentalità in Campania (calcolato sui parametri del 2010 in attesa degli aggiornamenti del Mims) è di 963 milioni di euro all’anno, pari a 172 euro per abitante.

La provincia di Caserta è quella dove si è osservato il più elevato aumento di incidenti (+34,5%), mentre quelle di Salerno e Benevento svettano per l’incremento, rispettivamente, dei decessi (+61,3%) e dei feriti (35,4%). Avellino e Napoli sono, invece, le province con gli aumenti della mortalità più contenuti: rispettivamente +9,1 e +9,9 per cento. Napoli si distingue per il maggior coinvolgimento di monopattini elettrici: la metà degli incidenti regionali che vedono implicato questo mezzo si registra proprio nella città partenopea.

Luglio è il mese più critico dell’anno, quello cioè in cui si registrano più incidenti (1.011), morti (28) e feriti (1.489). Invece, spostando l’attenzione sulla settimana, il venerdì risulta il giorno a più elevata concentrazione di sinistri (1.443) e di infortunati (2.007), mentre sabato e domenica spiccano per numero di decessi (36).
Nel 2021 sono 2.875 i morti in incidenti stradali in Italia (+20,0% rispetto all’anno precedente), 204.728 i feriti (+28,6%) e 151.875 gli incidenti stradali (+28,4%), valori tutti in crescita rispetto al 2020 ma ancora in diminuzione nel confronto con il 2019 (-9,4% vittime, -15,2% feriti e -11,8% incidenti). Le vittime entro le 24 ore sono 2.397 mentre si contano 478 deceduti dal secondo al trentesimo giorno dall’evento.

Le vittime aumentano tra tutti gli utenti della strada rispetto al 2020, fatta eccezione per gli occupanti di autocarri, e diminuiscono rispetto al 2019. Se ne contano 169 tra gli utenti su mezzi pesanti (+44,4% e +23,4% rispetto a 2020 e 2019), 695 tra i motociclisti (+18,6%; -0,4%), 471 tra i pedoni (+15,2%; -11,8%), 1.192 tra gli occupanti di autovetture (+17,1%; -15,5), 67 tra i ciclomotoristi (+13,6%; -23,9%).

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