Sanità: a Catania 3 misure cautelari per truffa a concorsi pubblici

Su delega di questa Procura della Repubblica di Catania, la polizia di stato ha dato esecuzione ad un'ordinanza di applicazione della misura cautelare interdittiva, emessa dal giudice per le indagini preliminari, presso il Tribunale di Catania nei confronti di Giorgio Giovanni Battaglia, 69 anni, Antonio Granata, 57 anni, Mario Manini, 52 anni. Sotto indagine anche l'azienda Mediform Italia s.r.l.

CATANIA – Su delega di questa Procura della Repubblica di Catania, la polizia di stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare interdittiva, emessa dal giudice per le indagini preliminari, presso il Tribunale di Catania nei confronti di Giorgio Giovanni Battaglia, 69 anni, Antonio Granata, 57 anni, Mario Manini, 52 anni. Sotto indagine anche l’azienda Mediform Italia s.r.l.

I soggetti sono indagati, a vario titolo, per corruzione, per l’esercizio della funzione e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, per una società dove sarebbe stato commesso un illecito amministrativo previsto dagli artt. 5 e 25 del d.lgs. n. 231/2001 in relazione al reato di corruzione per l’esercizio della funzione.

 Il provvedimento, emesso sulla base di indagini coordinate da questa Procura ed eseguite dal Servizio Centrale Operativo, della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato e dalla Squadra Mobile, Unità Anti Corruzione di Catania, si fonda su un’articolata attività investigativa, condotta sui contesti corruttivi interni alle strutture sanitarie. Le indagini hanno evidenziato la presenza di un grave quadro indiziario su condotte illecite da parte di Antonio Granata, direttore dell’U.O.C. di Nefrologia e Dialisi dell’azienda ospedaliera “Cannizzaro” di Catania e da parte di Giovanni Giorgio Battaglia, direttore dell’U.O.C. di Nefrologia e Dialisi del P.O. Santa Marta e Santa Venera di Acireale. Entrambi presenti come commissari esaminatori di un concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di sei posti di dirigente medico di nefrologia indetto dall’A.S.P. di Catania, il 18 settembre del 2019, avrebbero alterato i voti assegnati ai singoli elaborati.

I voti venivano alterato in funzione della posizione in graduatoria che intendevano assicurare ad alcuni candidati e attestando falsamente, nei verbali redatti in occasione della procedura concorsuale, che i voti finali riportati dai singoli elaborati in relazione alle varie prove in cui si è articolata la procedura concorsuale, erano stati assegnati prima della individuazione dei nominativi dei candidati che li avevano redatti. Antonio Granata, inoltre prescriveva reiteratamente ai suoi pazienti integratori alimentari commercializzati dalla “MEDIFORM ITALIA s.r.l.”, azienda riconducibile Mario Mancini. In cambio riceveva indebitamente dallo stesso Mancini svariate somme di denaro (pari a circa € 1.000,00 al mese), commisurate alle dosi di parafarmaco prescritte dal medico ed effettivamente acquistate da pazienti. Granata risulta indagato anche per il reato di falso ideologico perché, durante la l’emergenza sanitaria, avrebbe indotto in errore un dirigente medico e un coordinatore infermieristico in servizio presso l’Unità Operativa Complessa da lui diretta. In particolare attestava falsamente che il tampone rinofaringeo per la diagnosi del virus SARS CoV 2 fosse relativo a soggetto diverso rispetto al congiunto effettivamente contagiato.

Giovanni Giorgio Battaglia e Antonio Granata sono stati sottoposti alla misura cautelare della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio di dirigente medico, con l’interdizione esclusiva dall’attività di partecipazione a qualsiasi titolo alle procedure di esami e concorsi pubblici per otto mesi. Mentre, Mario Mancini e la sua “Mediform Italia s.r.l.”, hanno avuto il divieto di contrarre rapporti con la pubblica amministrazione per sei mesi.

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