VIDEO. Sanità campana da incubo, le Iene scoperchiano il vaso di Pandora e il governatore De Luca se ne infischia

CASERTA – Che la sanità campana non fosse ai primi posti per la qualità delle strutture e con problemi relativi al personale era ormai assodato. Tutti i giorni si evidenziano, sulle colonne di “Cronache di Napoli” e “Cronache di Caserta”, le criticità degli ospedali pubblici. Ieri sera il servizio messo in onda da “Le Iene” ha scoperchiato il vaso di Pandora, con un focus sulla situazione relativa agli ospedali in provincia di Caserta. La richiesta di chiarimento al governatore De Luca ha poi fatto emergere tutte le difficoltà del commissario alla salute, che non solo non ha risposto alle domande ma ha anche spintonato e inveito contro l’inviato delle Iene, probabilmente non ha ritenuto di dover dare spiegazioni nè a lui nè ai cittadini sullo scandalo della sanità campana, di cui De Luca è il primo responsabile essendone commissario straordinario da circa due anni.

Tac troppo obsoleta e sala operatoria con infiltrazioni d’acqua piovana

Il servizio realizzato da Gaetano Pecoraro ha messo in evidenza gravi problemi all’ospedale “San Rocco” di Sessa Aurunca e al “Melorio” di Santa Maria Capua Vetere. Al “San Rocco” è in funzione una Tac talmente obsoleta da essere ‘incapace’ di evidenziare eventuali masse tumorali. Inoltre la nuova sala operatoria ha un tetto talmente basso che il chirurgo rischia di sbattere la testa contro le luci durante un intervento. Inoltre manca la scala antincendio

Al “Melorio” nella sala operatoria ci sono infiltrazioni d’acqua e non è possibile eseguire interventi di riparazione al tetto perché è ‘occupato’ dalle condotte del sistema di aerazione. Inoltre le porte tagliafuoco, d’obbligo negli ospedali, sarebbero ormai inutili perché “tutte storte”. Addirittura il personale racconta che “hanno costruito un’ascensore, ma poi si sono accorti che la barella non c’entrava e così hanno comprato barelle più piccole, spendendo altri soldi”. Inoltre l’ospedale presenta varie criticità: “Ginecologia è stata chiusa, Oculistica e Otorino sono senza degenza, vale a dire senza le stanze per il ricovero dei pazienti anche se ci sono gli infermieri. Il pronto soccorso non ha Pediatria, manca Ortopedia. In più abbiamo la sala operatoria ma non la Rianimazione e non si è mai capito perché”.

Problemi anche all’ospedale di Maddaloni: una vera e propria struttura fantasma, dove telecamere e persone possono entrare senza essere controllate dal personale e dove si trovano luoghi degradati e la testimonianza di una paziente: “E’ la prima volta che vengo qui, mai più. Se penso poi al reparto maternità… i bambini sono in locali sporchi. Ma che siamo animali?”.

La dirigenza degli ospedali sarebbe ‘illegale’ e definita “inutile e incapace”

Secondo le testimonianze di alcuni medici degli ospedali visitati da Pecoraro, uno dei problemi maggiori della sanità casertana riguarderebbe i vertici. Al “San Rocco” il medico intervistato sottolinea: “Io sono stato giudicato da un direttore sanitario che non ha nè i titoli nè un concorso superato. E’ tutto completamente abusivo. Ci sono denunce presentate alla Procura della Repubblica, anche dalla Cisl. Dobbiamo aspettare che scoppi lo scandalo?”. Una dirigenza, definita da uno dei medici intervistati, “inutile e incapace”. Al “Melorio” c’è un responsabile di Medicina Generale che non ha fatto un concorso e che è “vicedirettore sanitario a vita, cioè sostituisce sempre il direttore sanitario. Si tratta di un facente funzione che è una persona soggetta a ricatto da parte di chi gli ha conferito quell’incarico. Quindi ‘se tu non fai quello che dico io che ti ho nominato, ti sostituisco’. In pratica qui cresce chi non ha titoli”.

La legge prevede che per essere assunto nella sanità pubblica, e ricoprire anche incarichi di prestigio, bisogna essere in possesso di una laurea in medicina e chirurgia e di una specializzazione. Quest’ultima, però, è spesso assente nei curricula dei dirigenti o dei primari degli ospedali dell’Asl di Caserta. In Campania poi c’è la prassi di utilizzare l’articolo 18 per nominare responsabili. Solo che la legge impone che è utilizzabile per un periodo di 6 mesi, rinnovabile per ulteriori 6 mesi in attesa del completamento del concorso per sopperire alla mancanza del dirigente o del primario. E invece negli ospedali casertani c’è chi copre ruoli per sostituire il titolare che non c’è, per nomina attraverso l’articolo 18, da 9 anni o addirittura da 12 anni.

Ma il governatore e commissario alla sanità De Luca se ne infischia dei pazienti

Insomma, la sanità casertana vive nell’illegalità. L’inviato delle Iene ha cercato di avvicinare il governatore Vincenzo De Luca per sottoporgli la situazione riscontrata in alcuni ospedali dell’Asl di Caserta, nonché per domandargli delle presunte irregolarità ravvisate nell’organizzazione. Ma De Luca ha allontanato con spintoni e ha inveito contro Pecoraro, senza rispondere alle domande. Visibilmente infastidito da una situazione, quella della sanità campana, che l’aveva visto, un paio d’anni fa, ergersi a ‘risolutore’ di ogni problema. Ed invece oggi, a quasi due anni dalle solite promesse del governatore, la situazione è addirittura peggiorata. Chi ha bisogno di cure mediche, se può, va via dalla Campania perché qui, come evidenziato dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane che evidenzia come la Campania sia, per distacco, la regione nella quale si verifica il maggior numero di morti evitabili.

Il servizio delle Iene sulla sanità in provincia di Caserta. Guarda il VIDEO

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