Sanità, Ricciardi: “Difficile collaborare. Il governo ha posizioni antiscienza”

Il presidente dell’Istituto superiore ha annunciato a dicembre le sue dimissioni

Foto LaPresse-Guberti Rasero

ROMA “Questo governo ha sempre detto di credere allo spoils system in aree nelle quali in Italia non è previsto: Istat, Inps, Istituto superiore di sanità. Non vorrei che l’Istituto fosse sottoutilizzato a causa della mia presenza, dato che non vengo ritenuto in linea con i partiti oggi al potere”. Lo dice Walter Ricciardi, che a dicembre ha annunciato le dimissioni dal ruolo di presidente dell’Istituto superiore di sanità, in un’intervista a ‘Corriere della sera’.

La difficile collaborazione tra governo e istituto superiore della Sanità

Il presidente dell’Istat, che produce statistiche, è giunto a scadenza. Quello dell’Inps, che si occupa di pensioni, è al centro di polemiche ma non lascia. Perché lei se ne va? “La prima ragione è che dopo 4 anni e mezzo di lavoro intensissimo avevo raggiunto gli obiettivi che mi ero prefissato: il risanamento economico-finanziario, la riorganizzazione, il rilancio dell’Istituto”, risponde. Poteva completare il mandato, non trova? “C’è una seconda ragione – aggiunge – Malgrado il buon rapporto personale con la ministra della Salute Giulia Grillo, la collaborazione tra l’Istituto e l’attuale governo non è mai decollata. Al contrario, su molti argomenti alcuni suoi esponenti hanno sostenuto posizioni ascientifiche o francamente antiscientifiche”.

Il governo sostiene posizioni antiscientifiche

“È chiaro che quando un vicepresidente del Consiglio (Matteo Salvini, ndr) dice che per lui, da padre, i vaccini sono troppi, inutili e dannosi, questo non è solo un approccio ascientifico. È antiscientifico. Cosa sarebbe di troppo, cosa sarebbe inutile o dannoso questo esponente del governo non lo ha detto. In realtà in Italia stiamo applicando i protocolli e gli schemi internazionali sulle vaccinazioni“, sottolinea Ricciardi.

Il dibattito sul tema migranti

“Dire in continuazione che i migranti portano malattie è senza fondamento e mette in difficoltà le istanze tecniche, costrette a una specie di autocensura per non contraddire il livello politico. E dire che i termovalorizzatori sono una cosa di altri tempi, come ha fatto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, non ha senso. A Copenaghen e Stoccolma si usano termovalorizzatori di ultima generazione, efficientissimi e nel massimo rispetto dell’ambiente. Senza parlare del provvedimento del governo che amplia le opzioni per lo smaltimento dei fanghi in agricoltura: una decisione presa senza valutazione d’impatto sanitario. Eppure queste sono materie decisive per la prevenzione sanitaria e la salute pubblica”.

La polemica sull’efficacia dei vaccini

Avreste voluto essere consultati di più? “Sui vaccini lo siamo stati, anche se è stato creato un nuovo organismo di consulenza affidato a un esterno e nel cui nucleo strategico non figura il direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto, uno dei massimi esperti mondiali in materia. Tutto questo mi ricorda la raccomandazione di Donald Trump al National Institute for Health degli Stati Uniti: non pronunciare più il termine evidence-based, basato su prove scientifiche. È un atteggiamento studiato dai populisti, che hanno una grande difficoltà a interagire con la scienza”, spiega Ricciardi.

Il confronto con la ministra Grillo

La ministra Grillo dice che dal governo non ci sono mai state pressioni o tentativi di condizionare l’indirizzo scientifico o i programmi dell’Iss. È così? “Sì. Né ho mai avuto pressioni dal governo precedente e in un Paese civile questa è una necessità – risponde -il caso vaccini insegna, come prima Stamina. Guai se la politica interferisce con la scienza. Quando accade è perché ci sono interessi inconfessabili di mezzo, soldi o consenso. E ci rimettono i cittadini. La scienza ha un solo metodo ed è necessario che la politica lo rispetti, come è necessario che gli scienziati mettano a disposizione della politica il meglio del loro sapere”.

(Lapresse)

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