Scambi lievemente positivi in apertura per Piazza Affari. In leggero calo lo spread

Borsa Piazza Affari

MILANO – Primi scambi in territorio lievemente positivo per Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che sale dello 0,1% con Tim che prova a confermare il rimbalzo di ieri e sale di un punto percentuale recuperando quota 0,53 euro. Poco meglio fanno Moncler (+1,5%) e Carige (+1,1%) mentre rimane debole Pirelli, che l’1%.  Apertura in lieve calo per lo spread fra Btp e Bund tedesco. Il differenziale segna 268 punti contro i 270 della chiusura di ieri. Il rendimento del titolo decennale italiano è del 3,04%.

Euro

Poco mosso in avvio di giornata sui mercati internazionali: la moneta unica europea passa di mano a 1,1638 contro il dollaro in rialzo rispetto ai valori di ieri sera alla chiusura di Wall street (1,1624). Sullo yen l’euro passa di mano a 128,77.

Borse europee

Mercati azionari del Vecchio continente fiacchi nelle prime battute dell’ultima seduta della settimana. Ma Milano è la Borsa europea migliore in avvio: l’indice Ftse Mib sale dello 0,1% con Tim che prova a confermare il rimbalzo di ieri e sale di un punto percentuale recuperando quota 0,53 euro. Poco meglio fanno Moncler (+1,5%) e Carige (+1,1%) mentre rimane debole Pirelli, che l’1%. Tranquilla Exor dopo i conti (-0,4%) mentre tra i titoli a minore capitalizzazione sempre acquisti sulla Juventus, che sale di oltre due punti correggendo ancora il suo massimo storico. In calo dell’1% Saras dopo lo scivolone di ieri.

Borse asiatiche

Un venerdì ancora debole per i mercati azionari asiatici e dell’area del Pacifico, che chiudono la peggiore settimana da marzo sui timori per i mercati emergenti e le difficoltà dei titoli tecnologici. Tokyo ha concluso in calo dello 0,8%, con Seul e Sidney che hanno ceduto lo 0,2%. Debole nel finale anche Hong Kong (-0,3%), attorno alla parità le Borse cinesi, in ribasso di mezzo punto percentuale Singapore. Marginalmente positivi i futures sull’avvio dei listini europei. Il conglomerato industriale cinese Hna, primo azionista di Deutsche Bank, ha deciso di vendere la sua quota nel gruppo bancario tedesco, alle prese con una complessa ristrutturazione e reduce da tre bilanci in rosso.

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