MILANO (LaPresse) – Le forze armate israeliane “non si sono nascoste dietro alcun aereo e l’aviazione di Israele era negli spazi israeliani al momento dell’abbattimento dell’aereo russo”. Così l’esercito dello Stato ebraico respinge con una nota diffusa su Twitter le accuse di Mosca. Secondo cui Israele avrebbe fornito “informazioni errate” che lunedì avrebbero portato all’abbattimento del jet Iliouchine-20. Da parte della difesa antiaerea siriana.
La tesi di Mosca
Quelle informazioni, secondo Mosca, “non hanno consentito all’aereo russo Il-20 di spostarsi in tempo verso una zona di sicurezza”. Lo ha dichiarato il portavoce delle forze armate russe, Igor Konachenkov, citato da AFP. Presentando l’esito di un’inchiesta.
Israele nega ogni responsabilità
La Russia, ha affermato, ha ricevuto una chiamata del comando israeliano che avvertiva Israele avrebbe colpito “il nord della Siria”, dove l’aereo di ricognizione russo conduceva una missione. Mosca ha quindi ordinato al suo aereo di tornare alla base di Hmeimim ma, “un minuto” dopo la chiamata israeliana, ma “un minuto” dopo la chiamata gli F-16 israeliani hanno bombardato la vicina Latakia.
A quel punto, secondo Konachenkov, “gli aerei israeliani hanno visto l’Il-20 russo e l’hanno usato come schermo dai missili antiarei, mentre continuavano a operare nella regione”. Nell’incidente sono morti 15 militari russi.