Figliuolo e Curcio si vaccinano con AstraZeneca. Ma slitta l’arrivo delle 134mila dosi previste. Da Moderna un carico di 334mila

Il carico, fanno sapere dalla struttura commissariale, sarà recuperato il prossimo 24 marzo, data che prevede l'approdo in Italia di complessive 279mila dosi

Non trova pace il piano vaccino. Dopo il check dell’Ema, era stata annunciata la ripresa delle somministrazioni di AstraZeneca in Italia. Ed ora, proprio quando bisognava ripartire con forza, arriva la notizia dello slittamento dell’invio delle dosi dall’azienda. Il Belpaese ne aspettava 134mila, ma la fornitura è stata annullata per motivi logistici proprio a causa della sospensione dei giorni scorsi.

Il carico, fanno sapere dalla struttura commissariale, sarà recuperato il prossimo 24 marzo, data che prevede l’approdo in Italia di complessive 279mila dosi.

Intanto, a manifestare la fiducia in AstraZeneca, questa mattina sono stati il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Figliuolo, e il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio: i due si sono vaccinati al drive through della Difesa alla Cecchignola, a Roma. A entrambi, che hanno atteso in fila assieme ad altri cittadini e militari seguendo i regolari protocolli per la somministrazione, è stata inoculata la dose di Astrazeneca in una delle tende allestite. Il partito dei no vax non sembra essersi infoltito eccessivamente.  “Avevamo una stima del 20% di rinunce in alcune Regioni, del 10% per altre e molte Regioni, come il Lazio, nessuna rinuncia, quindi – ha spiegato Figliuolo – il differenziale è intorno allo zero”.

Se AstraZeneca rallenta, incrementa la fornitura Moderna: sono 344mila le dosi in arrivo tra oggi e domani in Italia nell’hub militare di Pratica di Mare. Si tratta del lotto di Moderna più consistente finora, che incrementerà il numero complessivo di vaccini approvvigionati.

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