Carovana di migranti in arrivo negli Usa, Trump manda oltre 5mila soldati al confine: “Non li faremo entrare”

Un incremento notevole rispetto alle 800 unità inizialmente previste per fronteggiare un evento a suo modo storico.

in foto Donald Trump

WASHINGTON – La risposta di Donald Trump all’arrivo (non imminente) della carovana di migranti centro americani, com’è nello stile del miliardario, è parecchio ‘incisiva’. Oltre 5mila soldati Usa spediti al confine con il Messico. Un incremento notevole rispetto alle 800 unità inizialmente previste per fronteggiare un evento a suo modo storico. E il presidente degli Stati Uniti d’America è piuttosto chiaro quando si parla di come ‘accogliere’ i migranti: “Non spenderemo centinaia di milioni di dollari per costruire nuove strutture”.

Tremila migranti in viaggio verso gli Usa, Trump risponde con 5mila soldati inviati al confine: “E’ una questione di sicurezza nazionale”

Sono più di 3mila ormai le persone che da giorni viaggiano ininterrottamente verso gli Usa. Quasi il doppio i militari che saranno di ausilio alla polizia di frontiera per impedire ai migranti di entrare negli Stati Uniti. E’ una cifra enorme se si considera che, secondo alcune stime, le forze in campo sarebbero più numerose di quelle presenti attualmente in Siria e Iraq. Trump, però, ha già spiegato che “la sicurezza del confine è una questione di sicurezza nazionale”. Ed è per questo che, a inizio settimana prossima, prenderà il via l’operazione ‘Faithful Patriot’. Le forze a terra potranno contare sul supporto degli elicotteri che le guideranno di notte durante spostamenti e interventi. Il generale Terrence O’Shaughnessy ha spiegato che i militari verranno inviati prima in Texas, successivamente in Arizona e infine in California.

Il presidente annuncia: “Attenderanno nelle tendopoli, non spenderemo centinaia di milioni di dollari per costruire altre infrastrutture”

L’intervento deciso dal Tycoon è dettato dai dati e dai riscontri sui migranti evidenziati proprio in queste ore travagliate. Trump ha ricordato che la maggioranza delle richieste d’asilo sono respinte e che “tra i migranti ci sono molti membri di bande e delinquenti”. “Non li lasceremo entrare – ha continuato il presidente degli Usa – Costruiremo città di tendopoli, installeremo tende ovunque. Qui i migranti aspetteranno l’esito delle loro richieste di asilo. Se non ne avranno diritto, se ne andranno. Le tende andranno benissimo, non spenderemo centinaia di milioni di dollari per costruire altre infrastrutture”.

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