Catania, spari contro la casa della prof sospesa

Il raid la notte scorsa. Panico tra i vicini. La vittima ha presentato denuncia alle forze dell'ordine

CATANIA (Giusi Scialla) Spari contro l’abitazione di una maestra sospesa per un anno dall’impiego. La notte scorsa ignoti hanno esploso tre colpi di arma da fuoco contro l’alloggio della prof ad Aci Catena, nel Catanese. L’esplosioni dei colpi ha allertato anche il vicinato, con la vittima ha già provveduto a presentare denuncia alle forze dell’ordine. Inoltre sono stati rinvenuti i fori provocati dalla deflagrazione dei proiettili.

Le telecamere di sicurezza potrebbero rivelarsi preziose per le indagini

Le forze dell’ordine stanno verificando se in zona ci sono telecamere di sicurezza. Le immagini potrebbero fornire elementi utili a identificare i responsabili di quello che appare essere un atto intimidatorio. La docente da qualche giorno al centro di una vicenda che ha suscitato indignazione e un vespaio di polemiche.

La maestra è indagata per maltrattamenti e lesioni volontarie aggravate

La donna, insegnante elementare, è indagata per maltrattamenti e lesioni volontarie aggravate. Secondo gli investigatori avrebbe sottoposto a maltrattamenti fisici e psicologici i bambini che le sono stati affidati. Il caso è emerso da un’indagine seguita alla denuncia dei genitori di un bambino. I parenti erano preoccupati per il cambiamento d’umore nel piccolo e il suo non voler andare a scuola. Il minore avrebbe confidato ai genitori di aver avuto uno schiaffo dalla docente.

Le indagini sono scattate dopo la denuncia dei genitori di un bambino

Dalle indagini delle forze dell’ordine è emerso lo stato di soggezione dei bambini in classe: la maestra avrebbe usato espressioni forti nei loro confronti. Li avrebbe colpiti alla nuca, al viso e sulle mani, strattonandoli per le braccia. Sulla scorta degli elementi raccolti dagli investigatori, l’autorità giudiziaria  ha disposto la misura interdittiva della sospensione dall’impiego per 12 mesi. Il caso ha suscitato polemiche in città, tanto che i rappresentanti istituzionali hanno manifestato solidarietà alla dirigenza del plesso e alla scuola. Il raid presso l’abitazione della docente, tuttavia, non contribuisce certamente a rasserenare gli animi.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome