Spari contro i migranti, un morto e un ferito

VIBO VALENTIA (Leonardo Crocetta) – Un morto e due feriti: è questo il tragico epilogo della sparatoria avvenuta a San Calogero in provincia di Vibo Valentia. A perdere la vita Sacko Soumayla, 29enne originario del Mali. L’uomo è stato raggiunto al capo da alcuni colpi di fucile. Mentre si trovava all’interno di una fabbrica in disuso insieme a due connazionali migranti un uomo ha aperto il fuoco. Uno dei due compagni è rimasto ferito dagli spari. La vittima è stata portata d’urgenza all’ospedale Riuniti di Reggio Calabria. Il 29enne è spirato nel reparto di neurochirurgia. Secondo le prime ricostruzioni si tratterebbe di una vendetta per un furto subito. “Stiamo lavorando – è il commento del procuratore di Vibo Valentia Bruno Giordano – Abbiamo già acquisito una serie di elementi che probabilmente saranno significativi. Non posso dire di più”.

Il racconto delle vittime

Drane Maohieri è rimasto ferito nell’agguato, la gamba colpita di striscio da un proiettile. “Stavamo raccogliendo delle lamiere all’interno di una fabbrica dismessa quando una Fiat Panda bianca vecchio modello si è fermata lì vicino – queste la parole con cui il connazionale 39enne racconta la sparatoria – Dall’auto è sceso un uomo con un fucile che ci ha sparato contro 4 volte. Ho conosciuto Sacko in Italia. Viveva nella tendopoli. Era bravo e ieri era venuto con noi per aiutarci”.

L’Usb: “La ‘dottrina Salvini’ fa la prima vittima”

E’ dura l’opinione dell’Unione sindacale di base su quanto avvenuto a Vibo Valentia. “La dottrina di Matteo Salvini ha fatto scorrere il primo sangue ieri sera in Calabria – viene dichiarato dal sindacato – Il sangue versato è quello di Sacko, migrante sempre in prima fila nelle lotte dell’Unione per i diritti sindacali e sociali dei braccianti. Un tiro al bersaglio, diversi gli spari, contro ‘lo straniero, da rispedire al paese d’origine’. Nella zona sono oltre 4mila i braccianti, tutti migranti, sfruttati come manodopera a basso costo nella raccolta. La maggior parte vivono a San Ferdinando dove permangono gravi carenze igienico sanitarie. Tutto questo a Salvini non interessa”.

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