CALTANISETTA – Tre poliziotti a processo. Per la Procura hanno depistato le indagini sulla strage di via D’Amelio. Il giudice Graziella Luparello del tribunale di Caltanisetta ha disposto il rinvio a giudizio per gli ispettori Michele Ribaudo, Fabrizio Mattei e per il funzionario Mario Bo. Sono accusati di concorso in calunnia.
I depistaggi
La prima udienza si celebrerà il 5 novembre. A causa di quei presunti depistaggi, delle ipotizzate menzogne che i poliziotti avrebbero messo in piedi per rendere inaccessibile la verità, 6 mafiosi vennero tirati in ballo ingiustamente: con la morte del giudice Paolo Borsellino non centravano nulla. E adesso sono parte offesa al processo.
Stando alla tesi del procuratore Amedeo Bertone i poliziotti non avrebbero cercato la verità, ma agirono per coprire i veri assassini del giudice. Il nodo da sciogliere ora è individuare chi abbia guidato le condotte dei tre agenti.
Sei mafiosi parte offesa
I mafiosi ‘parte offesa’ hanno chiesto 50 milioni di risarcimento: si tratta di Giuseppe La Mattina, Natale Gambino, Gaetano Scotto, Cosimo Vernengo, Gaetano Murana e Giuseppe Urso.
Scarantino sarebbe stato un pentito creato ad arte. Imbeccato, guidato dagli investigatori. Ciò che riferì all’autorità giudiziaria però non era tutta menzogna. Parte di quelle informazioni erano vere.