Rai, Rossi (Cda): contro Foa guerra santa, linciaggio inaccettabile

"Ogni volta che si parla di Rai e che si affronta il tema del cambio di vertici del servizio pubblico, è normale che ci siano polemiche politiche. In questo caso mi sembra che abbiano un po’ superato il limite. Perché nei confronti di Marcello Foa si è scatenata una sorta di guerra santa.

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

Roma, 28 set. (LaPresse) – “Ogni volta che si parla di Rai e che si affronta il tema del cambio di vertici del servizio pubblico, è normale che ci siano polemiche politiche. In questo caso mi sembra che abbiano un po’ superato il limite. Perché nei confronti di Marcello Foa si è scatenata una sorta di guerra santa. Ben al di sopra di quella che è la funzione della presidenza Rai. Questa  con la nuova legge tende a trasferire quasi tutti i poteri decisionali sull’amministratore delegato. Quindi il presidente dell’azienda ha un ruolo sì importante ma molto più di rappresentanza rispetto al passato”. Così Giampaolo Rossi, consigliere d’amministrazione della Rai, ai microfoni di ‘Ho scelto Cusano – Dentro la Notizia’ su Radio Cusano Campus.

ha aggiunto 

“E poi  ho trovato francamente eccessive queste polemiche nei confronti di un grande professionista, un intellettuale libero e liberale, un giornalista competente apprezzato anche a livello internazionale che per un mese è stato fatto oggetto di un linciaggio mediatico e politico inaccettabile. Foa è un uomo che conosce il mondo dell’informazione, il mercato dei media e quindi averlo tenuto sulla graticola per settimane e settimane con articoli in alcuni casi infamanti che andavano a spulciare presunte idee politiche, come se chi sedeva in passato nel cda Rai non avesse avuto le sue idee politiche. E non deve rispondere delle idee politiche, deve rispondere del modo in cui svolge la sua funzione super partes all’interno del servizio pubblico radiotelevisivo”.  “Foa è sicuramente un presidente di garanzia, perché la sua storia lo dimostra chiaramente. Perché il suo ruolo è di rappresentanza dell’azienda pubblica e perché comunque sia questo intero cda della Rai è stato nominato con una nuova legge voluta dal governo precedente, quindi risponde pienamente ai criteri di professionalità, competenza e imparzialità previsti dalla legge stessa”, conclude Rossi.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome