Strage di via D’Amelio, tre poliziotti a processo. La Procura: hanno depistato le indagini per coprire i veri assassini di Borsellino

La prima udienza si celebrerà a novembre. Sono accusati di calunnia in concorso. Sei mafiosi si sono costituiti parte civile a processo. Non erano coinvolti nella strage di via D'Amelio

Foto LaPresse - Guglielmo Mangiapane19/07/17 Palermo ITACronacaCommemorazione in ricordo della strage di via D'Amelio nella quale perse la vita il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della scortaNella foto: il murales in via D'AmelioPhoto LaPresse - Guglielmo Mangiapane19/07/17 Palermo ITANewsCommemoration in remembrance of judge Paolo Borsellino who was killed by the mafia in a bomb attack on 19 July, 1992In the picture: Murales in Via D'Amelio

CALTANISETTA – Tre poliziotti a processo. Per la Procura hanno depistato le indagini sulla strage di via D’Amelio. Il giudice Graziella Luparello del tribunale di Caltanisetta ha disposto il rinvio a giudizio per gli ispettori Michele Ribaudo, Fabrizio Mattei e per il funzionario Mario Bo. Sono accusati di concorso in calunnia.

I depistaggi

La prima udienza si celebrerà il 5 novembre. A causa di quei presunti depistaggi, delle ipotizzate menzogne che i poliziotti avrebbero messo in piedi per rendere inaccessibile la verità, 6 mafiosi vennero tirati in ballo ingiustamente: con la morte del giudice Paolo Borsellino non centravano nulla. E adesso sono parte offesa al processo.

Stando alla tesi del procuratore Amedeo Bertone i poliziotti non avrebbero cercato la verità, ma agirono per coprire i veri assassini del giudice. Il nodo da sciogliere ora è individuare chi abbia guidato le condotte dei tre agenti.

Sei mafiosi parte offesa

I mafiosi ‘parte offesa’ hanno chiesto 50 milioni di risarcimento: si tratta di Giuseppe La Mattina, Natale Gambino, Gaetano Scotto, Cosimo Vernengo, Gaetano Murana e Giuseppe Urso.

Scarantino sarebbe stato un pentito creato ad arte. Imbeccato, guidato dagli investigatori. Ciò che riferì all’autorità giudiziaria però non era tutta menzogna. Parte di quelle informazioni erano vere.

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