Summer School “Lazio Senza Mafie”: dal 2 al 6 luglio

Il programma è volto alla conoscenza dei meccanismi base delle mafie. Solo conoscendole, infatti, le si può contrastare

Vincenzo Livieri - LaPresse

ROMA (LaPresse) – Si svolgerà dal 2 al 6 luglio, presso il WeGil di largo Ascianghi 5 la Summer School ‘Lazio Senza Mafie’. Si tratta, chiaramente, di un’esperienza formativa speciale. Promossa dalla Regione Lazio rivolta a studenti universitari, operatori dell’antimafia sociale, amministratori pubblici e ordini professionali. Il programma vedrà la partecipazione del procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone, del Procuratore Aggiunto Michele Prestipino. Del Sostituto Procuratore Ilaria Calò, del Giudice per le misure di Prevenzione Guglielmo Muntoni, del Gip Alfonso Sabella. Dei vertici romani dei Ros, Squadra Mobile, Gico e Dia, di Nando Dalla Chiesa. Ancora, Fabrizio Feo, Attilio Bolzoni, Giovanni Tizian, Isaia Sales, Giovanni Ravveduto e tanti altri.

La cultura come strumento per combattere le mafie

“La conoscenza è una delle armi più potenti che abbiamo a disposizione per sconfiggere le mafie. Siamo convinti che bisogna prima di tutto sapere come i poteri criminali si muovono, quali sono i loro affari e interessi, come si insinuano nei quartieri, nei territori e nelle pubbliche amministrazioni” dichiara Gianpiero Cioffredi, presidente dell’Osservatorio per la sicurezza e la legalità della Regione Lazio.

“Con questo obiettivo, abbiamo voluto la prima Summer School del Lazio antimafia. Un’iniziativa dedicata in particolare ai giovani. Un nuovo importante tassello nella mobilitazione civile e culturale che stiamo promuovendo”. Tutto ciò, “per cacciare le mafie dalla nostra regione”, ha aggiunto Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio.

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