Summit per la pace tra Contini e Mazzarella al rione Luzzatti

Eduardo Contini e Michele Mazzarella

NAPOLI – Summit tra i Contini e i Mazzarella per decretare la pace al rione Luzzatti, dopo stese e agguati tra le famiglie, che rappresentano i due cartelli nel quartiere Poggioreale. Gli investigatori sanno che c’è stato un incontro tra i boss ai massimi livelli delle due consorterie. I capi hanno voluto evitare una faida dai risvolti imprevedibili, che avrebbe coinvolto più clan e più quartieri. Ci sono riusciti? Nessuno lo sa. Forse neppure loro. Ma andiamo con ordine. Gli inquirenti hanno raccolto informazioni confidenziali, che trovano riscontro nei fatti di cronaca. L’incontro ci sarebbe stato qualche giorno fa. Blindato da sentinelle e vedette sui ballatoi delle palazzine.

L’incontro

Sia i Contini, che i Mazzarella hanno inviato personaggi di primo piano, per garantire l’affidabilità dell’accordo. Di certo la discussione è scivolata sul come tornare alla pace il prima possibile. Nelle ultime settimane i nervi erano a fior di pelle. Prima c’era un equilibrio instabile: i sodalizi erano abili a non pestarsi i piedi. Nonostante la convivenza forzata. E poi? Era successo qualcosa. Gli inquirenti sospettano una lite. Non è chiaro il motivo. Di certo in poche ore i due maxi cartelli hanno schierato le truppe lungo il confine, come prima di una guerra. La trincea è proprio il Luzzatti, dove le cosche coabitano da decenni. Cosa prevede il nuovo patto? Polizia e carabinieri possono intuirlo. La promessa di mettere una pietra sopra alla disputa. Chiuderla qui, insomma. Chi avrà ceduto e cosa non è dato saperlo. Interessante – però – la corsa a chiudere un braccio di ferro pericoloso.

La polveriera

Se ne sono accorti tutti a Poggioreale. Due settimane fa il rione Luzzatti era una polveriera pronta a esplodere. La Procura aveva acceso i riflettori su Poggioreale, perché temeva un ritorno alle armi tra i Mazzarella e i Contini. Era già successo. Del resto si è sempre detto che qui la calma è apparente. Serve non farsi la guerra. Perché uno scontro tra i due ‘cartelli’ può infiammare mezza città. Fino al quartier generale dei Mazzarella a San Giovanni a Teduccio. E a Secondigliano e Giugliano, dove ci sono gli alleati dei Contini: i Licciardi e i Mallardo.

Alta tensione

La tensione è alta anche nel quartiere Mercato. Ronde di scooter nella notte, con centauri probabilmente armati. Aggressioni e spari in aria. Proprio a piazza Mercato gli investigatori hanno registrato gli ultimi fatti di cronaca. Insomma le due fazioni sono arrivate ai ferri corti in più zone della città. Quasi nello stesso momento. Questo è il punto di non ritorno, per usare parole di un investigatore esperto. E i boss si sono mossi giusto in tempo per evitare un’escalation. La situazione resta calda anche dopo l’intesa, lo dicono le sentinelle delle forze dell’ordine. In questi casi le cosche sono imprevedibili. Certo, c’è un armistizio. Ma reggerà? E fino a quando? Più volte qui l’Alleanza di Secondigliano è arrivata ai ferri corti con la cosca di San Giovanni a Teduccio. Non sarà l’ultima.
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