Tempeste solari, anche Internet a rischio

Secondo alcuni scienziati, infatti durante una delle sue tante tempeste, il Sole potrebbe creare grossi problemi al Internet causandone addirittura il collasso. Ecco perché gli studiosi vorrebbero mettere a disposizione della Nasa un modello predittivo

©NASA/LAPRESSE 2-01-2004 ASTRONAUTICA Spazio, missione Nasa con cometa Wild 2Ê Dopo avere percorso due miliardi di miglia in cinque anni, il velivolo spaziale della Nasa Stardust lanciato nel 1999 incontrera' la cometa per raccogliere campioni di polvere che potrebbero fornire elementi importanti sulle origini del sistema solare. ILLUSTRAZIONE

ROMA – Tempeste solari, anche Internet a rischio. Secondo alcuni scienziati, infatti, durante una delle sue tante tempeste, durante le quali il Sole produce particelle ad alta energia che vanno a impattare il campo magnetico terrestre dalle 24 alle 36 ore successive all’espulsione di massa coronale. potrebbe creare grossi problemi al Internet causandone addirittura il collasso. Ecco perché gli studiosi vorrebbero mettere a disposizione della Nasa un modello predittivo per scongiurare la ‘catastrofe’. Solo nel 1989, infatti, una tempesta solare elettromagnetica causò un’aurora boreale sui cieli del Quebec, in Canada, visibile fino in Texas, nel Sud degli Stati Uniti d’America.

World Wide Web

Il vento solare rilascia dannosi radiazioni simili a a quelle nucleari a bassa energia. Inoltre le emissioni di materia dalla corona del Sole causano problemi anche un’infrastruttura strategica chiamata World Wide Web. Solo lo scorso mese di luglio, infatti, gli scienziati si aspettavano un importante picco nell’attività delle tempeste solari, poi verificatesi, ma il vento sprigionato da questa recente fase intensa non ha colpito il nostro pianeta. Ecco perché si pensa ad un modello predittivo che potrebbe essere da supporto ad eventuali rischi.

Gli effetti

Secondo gli esperti dell’Università di Sydney e di un importante gruppo di esperti negli Stati Uniti durante “le tempeste solari possono essere innescate eruzioni solari, espulsioni di massa coronale o macchie solari”. In “La rotazione sopprime la convezione solare su scala gigante”, pubblicato su “Proceedings of the National Academy of Sciences” si vogliono colmare alcune lacune nelle nostre conoscenze riguardanti il Sole, attraverso un metodo per dare l’opportunità alla Nasa e alle altre agenzie spaziali di prevedere i momenti più critici dell’attività solare.

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