Tensione a Torino, molotov lanciate dagli anarchici: incendio in carcere

Una bomba carta ha superato la cinta incendiando l'isola ecologica che si trova dentro il penitenziario

Foto LaPresse/Alberto Gandolfo 9-02-2019 Torino (Italia) Cronaca
Contestazione anarchica a Torino nella foto: scontri

Photo LaPresse/Alberto Gandolfo February 9, 2019, Turin (Italy) News
Anarchist protest in Turin in the pic: crash

Resta alta la tensione a Torino. Al quarto giorno di proteste, gli anarchici hanno preso di mira il carcere ‘Lo Russo-Cotugno’, nel quartiere periferico delle Vallette, dove sono detenuti gli 11 arrestati per la guerriglia urbana che sabato ha messo a ferro e fuoco il centro.

La bomba carta

Hanno lanciato molotov contro il muro perimetrale e una bomba carta ha superato la cinta incendiando l’isola ecologica che si trova dentro il penitenziario, tra il padiglione b e il padiglione c. Si è sentita una grossa esplosione e subito dopo una nuvola di fumo si è alzata al di là delle mura.

La commemorazione delle foibe

Le fiamme avrebbero fatto esplodere le bombole a gas di un laboratorio utilizzato per i corsi di pasticceria dei detenuti, e il capannone è crollato in un cumulo di macerie: testimoni hanno udito tre scoppi. Prima dell’assalto, gli antagonisti si sono trovati in corso Cirinnato per contrapporsi alla commemorazione delle foibe organizzata in zona da Casa Pound. Hanno tentato di raggiungere l’estrema destra ma, scortati a vista dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa, non ci sono riusciti. Quindi si sono mossi verso il carcere in solidarietà di quelli che il questore di Torino, Francesco Messina, ha definito “prigionieri”.

In quattro giorni sono 20 le persone finite in manette, e oltre 200 quelle identificate. Anarchici e polizia si fronteggiano da giovedì, giorno dello sgombero del centro sociale Asilo di via Alessandria dopo 24 anni di occupazione.

La nota del questore

“Era un covo di eversori, la base logistica di una cellula sovversiva”, è l’allarme lanciato dal questore, che si è detto “sorpreso” per la “solidarietà data agli insurrezionalisti da altri gruppi che non fanno parte della stessa area”. Tra questi gli attivisti di Askatasuna: “Se il questore Messina si ostina a definire ‘anacronistiche’ alcune esperienze politiche e sociali che si muovono in questa città, abbiamo visto in piazza una presenza giovanile ampia e generosa, decisa a difendere l’anomalia Torino”.

L’Asilo

Il capo della polizia torinese non si smuove. Per lui all’Asilo si trovavano “delinquenti che fanno della protesta il punto di partenza per la sovversione dell’ordine democratico”. Tra le azioni che gli anarchici di via Alessandria avrebbero messo in atto, anche “l’invio di decine e decine di ordigni esplosivi in tutta Italia”, ha spiegato, sottolineando “la preparazione militare” degli insurrezionalisti.

Quanto a ulteriori risposte da parte degli anarchici, secondo il questore “non c’è dubbio che ve ne saranno: non faranno passi indietro perché sono ideologizzati e organizzati militarmente. Li affronteremo”. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha chiesto la “galera per questi infami” e ha ribadito di voler chiudere “i centri sociali frequentati da criminali”.

(LaPresse)

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