“Ti sparo in bocca”, minaccia i suoi creditori dopo aver ricevuto 25mila euro: condannato

La sentenza diventata esecutiva: 6 anni e 8 mesi di carcere. Ha ottenuto il beneficio dei domiciliari per un anno

“Allora non hai capito niente, i soldi adesso non li puoi avere, quando siamo comodi li restituiamo, non fare il fesso altrimenti ti rompiamo anche la testa, finiscila di chiedere in giro di Tessitore, dell’infermiere, perché altrimenti ti sparo in bocca, se vuoi i soldi li puoi chiedere a me”. Con queste parole Francesco Tessitore, classe 1970, di Casagiove, minacciava, insieme a dei complici rimasti ignoti, i suoi creditori.

Intimoriti dalle minacce, questi ultimi, che si sono costituiti parti offese, rinunciavano a vantare le loro pretese, così di fatto rinunciando per anni alla restituzione della somma di 25mila euro, ricevuta appunto dal Tessitore, a seguito dell’incarico conferitogli, relativamente alla mediazione per una vendita per conto di una società che opera nel mercato delle automobili.

I fatti nel 2016 e per questi Tessitore ha beccato una condanna di 6 anni e 8 mesi, oltre alla multa di 5500 euro e al pagamento delle spese processuali. In questi giorni una piccola svolta nel processo a suo carico. Con l’intervento dell’avvocato Nello Sgambato, del foro di Santa Maria Capua Vetere, infatti, il Tessirore, la cui pena terminerà nel 2029, riesce, almeno per il prossimo anno, a tornare a casa e godere del regime della carcerazione domiciliare.

L’accusa nei confronti del Tessitore resta comunque integra e dovrà essere scontata per intero, in quanto alla sentenza di primo grado l’uomo non ha ritenuto di formulare appello nei termini previsti, così implicitamente accettando l’intera pena comminata dai giudici del tribunale.

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